GENOVA - Dopo due vittorie consecutive la Juventus di Massimiliano Allegri rallenta il passo e contro il Genoa, a Marassi, raccoglie solo un punto che impedisce ai bianconeri di superare l'Inter al comando della classifica. Il gol nel primo tempo di Federico Chiesa (su rigore) non basta alla Juve per tornare in vetta (in attesa della sfida dei nerazzurri sul campo della Lazio): nella ripresa ci pensa Gudmundsson a pareggiare il conto fissando il punteggio sull'1-1 finale. In generale, soprattutto nel secondo tempo, non è stata una prova brillante per i bianconeri ai quali comunque manca un rigore per il fallo di mano in area di Bani e un cartellino rosso per l'intervento di Malinovskyi su Yildiz.
Voti e giudizi dei bianconeri di Allegri e dell'arbitro Massa
Andiamo a scoprire nel dettaglio voti e giudizi di Allegri, Szczesny e compagni dopo l'1-1 nell'anticipo della 16ª giornata di Serie A. In chiusura di pagelle scopriamo anche il voto di Davide Massa, arbitro del match tra Genoa e Juve.
Juve, le pagelle dei bianconeri: Szczesny 6
Ekuban e Gudmundsson conversano sotto i suoi occhi, lui assiste attonito.
Gatti 5
Può stupire la sua assenza tra i marcatori, dopo due centri di fila, ma pesa molto di più quella in mezzo all’area in occasione del pareggio rossoblù: lì dietro i limiti per la poca esperienza ad alti livelli a tratti ancora affiorano.
Bremer 5.5
Si sporca le mani nella battaglia senza timore, almeno fino a quando da dominatore diventa dominato: sul gol di Gudmundsson fa la figura del birillo e da lì smarrisce le sue certezze, sbagliando anche in fase di impostazione.
Danilo 5.5
Se la cava di mestiere, come quando con una “banale” scivolata sventa un velenoso invito di Gudmundsson per Messias pronto a colpire, ma nella ripresa anche lui va in difficoltà.
Cambiaso 6.5
Inspira aria di casa a pieni polmoni e fa il pieno d’energia: sfreccia sulla destra, converge con la palla tra i piedi, prova anche a farsi vedere dalle parti di Martinez. Yildiz (43’ st) ng.
McKennie 6
Moto perpetuo nello scacchiere di Allegri, ultimo ad arrendersi dopo il pari rossoblù.
Locatelli 5.5
Nel primo tempo calamita sui propri piedi buona parte dei palloni che il Genoa getta oltre la propria metà del campo, nella ripresa invece passa la maggior parte del tempo a inseguire sfera e avversari.
Miretti 5
Spaesato dopo la lunga serie di panchine: prova a metterci intensità e nel primo tempo battaglia, ma nella ripresa finisce la benzina e viene travolto dall’onda rossoblù. Iling-Junior (28’ st) ng.
Kostic 5
Si avventura in maniera sporadica negli ultimi venti metri di campo, in compenso fatica a dare la sensazione di sicurezza ai compagni quando il Genoa preme dal suo lato.
Vlahovic 5
Lesto a sfruttare l’orrore di Badelj al limite per servire Chiesa, molto meno a convertire in gol l’invitante pallone che il compagno gli offre a centro area nel primo tempo. E di occasioni così non ne capitano tante. Ma, in generale, fa tanta e troppa fatica a gestire il pallone e a entrare nelle azioni offensive dei suoi.
Chiesa 6.5
Animus pugnandi dei bianconeri nel catino di Marassi: sua la prima conclusione sull’esterno della rete, suo il cioccolatino per Vlahovic che pur non lo scarta, sua la prima sgasata per reagire al pareggio incassato. E suo, soprattutto, il gol della liberazione dopo quasi tre mesi a secco: rigore prima procurato e poi trasformato.
Allenatore: Allegri 6
Predica attenzione nell’approccio al primo tempo, la squadra si distrae nell’approccio alla ripresa. Ma il forfait di Rabiot pesa come un macigno e nel finale ha poche armi per riagguantarla: non riesce a vincerla, ma non la perde.
Arbitro: Massa 4.5
Chiude un occhio sul mani di Bani in area, il Var chiude l’altro. Nel finale entrambi generosi nel valutare solo da ammonizione l’entrataccia di Malinovskyi su Yildiz.
Chiesa 6.5
Animus pugnandi dei bianconeri nel catino di Marassi: sua la prima conclusione sull’esterno della rete, suo il cioccolatino per Vlahovic che pur non lo scarta, sua la prima sgasata per reagire al pareggio incassato. E suo, soprattutto, il gol della liberazione dopo quasi tre mesi a secco: rigore prima procurato e poi trasformato.