Mbappé-Neymar e i ritardi con Zaniolo e Scamacca
E a proposito del periodo vissuto a Parigi: nella stagione al Psg Kean era riuscito ad esprimersi al meglio, segnando in tutto 19 gol. Ed è proprio l'attaccante a svelare il perché: "I miei parenti abitano lì, quindi mi sentivo a casa. Merito anche dei compagni di squadra, come Neymar, Mbappé: pensavo non mi avrebbero calcolato, ero anche arrivato l'ultimo giorno di mercato. invece mi hanno aiutato tantissimo. Mi spiegavano come giocare con loro. C'era anche Di Maria, con tutti loro ho avuto un ottimo rapporto anche fuori dal campo, andavo a cena con loro: questo mi faceva sentire grande".
E a proposito di rapporti con i compagni, Kean è stato protagonista di due episodi in Nazionale, in cui ha fatto ritardi non presi proprio benissimo dallo staff azzurro. Uno di questi con Zaniolo, con cui da anni ha un bel legame: "Una volta davvero sembrava che il ritardo ce l'avesse con me. Ero con Zaniolo, metteva musica ad alto volume, giocava alla Play. Erano le 10.58 e avevamo riunione alle 11.00: ci spostiamo per scendere, ma l'ascensore non arriva, poi dentro c'era gente e abbiamo fatto tutti i piani. Siamo arrivati alle 11.05, il ct dell'U21 Di Biagio ci chiede spiegazioni, io chiedo scusa per il ritardo, ma a Nicolò la cosa faceva ridere e quindi chiedeva scusa ridendo. Io non ci potevo credere! E quindi per il fatto che lui rideva ci han messo fuori, ma Nicolò è così, prende le cose alla leggera. Quando capitò con Scamacca non eravamo compagni di stanza, arrivammo entrambi tardi: lì non misi la sveglia, ho il sonno pesante. Marachelle nel settore giovanile? Se capitava a volte mi mettevano a fare le fotocopie, ma spesso aiutavo i magazzinieri o pulivo gli spogliatoi: mi facevano capire come funzionava. Mi dicevano che un giorno li avrei ringraziati, e in effetti è stato così: capisci che non è semplice il lavoro che fanno"