Agnelli e il silenzio interrotto
Nell'ultimo anno, Agnelli ha spiegato di aver cercato una "pagina bianca". Si è sposato per la seconda volta e si è trasferito ad Amsterdam con i tre figli più piccoli: "Una delle città più vivaci d'Europa". Adesso, però, ha svelato di sentire che i tempi per una continuazione della sua storia professionale sono maturi. Il riferimento è alla sentenza dello scorso dicembre della Corte di giustizia europea, che ha stabilito che Uefa e Fifa, gli organi di governo del calcio europeo e mondiale, hanno agito illegalmente quando hanno minacciato di sanzionare i club della Superlega.
Agnelli, la Juve e Ronaldo
Agnelli ha toccato anche temi molto personali nell'intervista che ha concesso e ha raccontato: "Quando mio fratello è morto nel '97, sono andato nella stanza di mio padre. E lui mi disse: 'Questo significa più responsabilità per te'. Io non risposi e lui smise di parlare. È una frase che mi è sempre rimasta impressa".
Agnelli ha parlato anche della scelta di portare Ronaldo alla Juventus: "È stata una buona mossa. Datemi Ronaldo e fatemelo schierare senza una pandemia, sarebbe stata un'altra storia". Relativamente al suo futuro e a un ipotetico ritorno nel club bianconero o nelle aziende alle imprese di famiglia, Agnelli non esclude nulla. Riferisce di avere al momento "altre preoccupazioni", di essere al lavoro con la sua holding finanziaria, Lamse, e la presidenza di una fondazione dedicata alla ricerca sul cancro e una nuova impresa tecnologica sportiva che sta cercando di far decollare.