L’altro Allegri, deluso in tv e furioso in privato: la richiesta alla Juve

Il tecnico bianconero preoccupato dopo il pari di Verona: oggi la squadra riposa, da domani tocca invertire la rotta

INVIATA A VERONA- Arrabbiato e preoccupato. Molto di più di quanto Massimiliano Allegri abbia mostrato in pubblico: se davanti alle telecamere il tecnico non ha nascosto la delusione per il pari di Verona, con una doppia rimonta, nel privato ha esternato tutta la sua furia per una vittoria, obbligatoria, che non è arrivata. «Abbiamo fatto 2 punti in 4 partite, a costruire ci si mette tanto mentre a distruggere ci vuole un attimo - la riflessione di Max -. Ora serve resettare e tornare a fare le cose con un atteggiamento migliore, quello che ci consentiva di portare le gare a casa nei primi 4 mesi».

Alla quarta partita consecutiva di campionato senza vincere si può sdoganare la parola crisi: uno sbandamento iniziato con il pareggio casalingo con l’Empoli venti giorni fa, che interrompeva una lunga striscia positiva in cui la Juventus aveva illuso di poter essere l’antagonista dell’Inter nella corsa scudetto, poi la sconfitta a San Siro contro i nerazzurri e quella casalinga di lunedì contro l’Udinese. È come se la Juventus avesse messo i remi in barca, senza più crederci, e a Verona nel mirino è finito proprio l’approccio sbagliato della squadra, scesa in campo senza personalità. «La Juve ha dato tutto, ma senza quella cattiveria che ci avrebbe consentito di vincere la partita».

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Cosa ha chiesto Allegri alla Juve

E non sono le occasioni fallite il cruccio di Allegri: «Anche lunedì abbiamo avuto 5 o 6 occasioni. Può succedere, non deve ma dobbiamo lavorare e migliorare» l’analisi del tecnico. Al contrario del Verona, che ha dato vita a una prestazione collettiva convince, determinata e tenace, tanto da concedere poco o nulla agli avversari, la Juventus non ha quasi mai dato l’impressione di metterci l’anima per la causa: soltanto nel finale ha cercato di portare a casa i tre punti.«Nel primo tempo abbiamo sbagliato tanto tecnicamente, dobbiamo migliorare nella scelta dell'ultimo passaggio e mettere da parte le scorie post Empoli. Quel pareggio ha inciso sul piano psicologico, non a caso dopo sono arrivate due sconfitte e un altro pareggio. Prendiamo gol con troppa facilità, questo pari serve per ripartire in trasferta e poi preparare al meglio la gara con il Frosinone».

Allegri chiede che la squadra riordini le idee, oggi riposo e domani la ripresa invertendo il programma, senza fossilizzarsi sui moduli (a Verona si è vista per alcuni scampoli la difesa a quattro e il tridente con Yildiz, Vlahovic e Chiesa), puntando sul lavoro. Anche perché c’è un accesso alla Champions da conquistare e un Milan che stasera potrebbe sorpassare. «Fino a quando la matematica non ci dà la certezza, sarebbe uno sbaglio pensare di essere già qualificati alla prossima Champions. So di avere a disposizione dei ragazzi intelligenti, che sapranno ripartire nel modo migliore».

Yildiz e Vlahovic, gesto per Allegri

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INVIATA A VERONA- Arrabbiato e preoccupato. Molto di più di quanto Massimiliano Allegri abbia mostrato in pubblico: se davanti alle telecamere il tecnico non ha nascosto la delusione per il pari di Verona, con una doppia rimonta, nel privato ha esternato tutta la sua furia per una vittoria, obbligatoria, che non è arrivata. «Abbiamo fatto 2 punti in 4 partite, a costruire ci si mette tanto mentre a distruggere ci vuole un attimo - la riflessione di Max -. Ora serve resettare e tornare a fare le cose con un atteggiamento migliore, quello che ci consentiva di portare le gare a casa nei primi 4 mesi».

Alla quarta partita consecutiva di campionato senza vincere si può sdoganare la parola crisi: uno sbandamento iniziato con il pareggio casalingo con l’Empoli venti giorni fa, che interrompeva una lunga striscia positiva in cui la Juventus aveva illuso di poter essere l’antagonista dell’Inter nella corsa scudetto, poi la sconfitta a San Siro contro i nerazzurri e quella casalinga di lunedì contro l’Udinese. È come se la Juventus avesse messo i remi in barca, senza più crederci, e a Verona nel mirino è finito proprio l’approccio sbagliato della squadra, scesa in campo senza personalità. «La Juve ha dato tutto, ma senza quella cattiveria che ci avrebbe consentito di vincere la partita».

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