Sui calciatori della Juve
"In questi anni la Juve non è mai stata attrezzata per poter vincere lo Scudetto e chi ha capacità di ribaltare i risultati sono i grandi calciatori. Ora la Juve sta facendo un grande lavoro coi giovani, ma sono calciatori che non hanno ancora quella forza per ribaltare le partite, specialmente quelle decisive. Non tutti i giocatori possono avere la personalità di indossare una maglia pesante come quella bianconera ed è difficile tirare fuori il meglio di te quando giochi per questa squadra. Oggi la Juve fa veramente fatica a costruire occasioni da gol e a fare gioco, in questo momento non convince nessuno. La bravura della Juventus dovrà essere quella di poter scegliere quei giovani che sono pronti a vestire questa maglia, costruendo una formazione adeguata per puntare allo scudetto. Sento tanti nomi di allenatori, ma siamo sicuri che siano pronti per puntare allo scudetto o giocare la Champions? Stesso discorso per i giocatori, perché ci sono dei giovani che attualmente non sono pronti per giocare competizioni europee o lottare per il campionato. Alla Juve devi giocare per vincere, non per arrivare secondo. Servono giovani che abbiano personalità e intensità, che non soffrono quando hanno il pallone tra i piedi. Se si prendono dei giocatori a parametro zero solo per allungare la rosa non ha senso, servono calciatori funzionali per competere", aggiunge Ravanelli.
Su Mazzarri, Gattuso, Simeone e Inter-Atletico
"Mazzarri mi sembra una persona e un allenatore che ha messo il cuore per questa squadra. Ha trovato talmente tante difficoltà che ha provato in tutti i modi a trovare dei jolly, non riuscendoci. Per Gattuso mi dispiace: il Marsiglia è una società a cui sono tanto affezionato e pensavo fosse l’uomo ideale per una piazza molto appassionata e simile a quella di Napoli. La sua proposta di calcio non è stata capita e ha faticato a imporre le sue idee, con le ultime dichiarazioni che hanno dimostrato una vera e propria resa. La Champions? L’Inter affronterà una squadra con un allenatore molto preparato e sono curioso di vedere come sarà l’atteggiamento delle due formazioni, ovvero se, arrivati a questo punto, proporranno quanto fatto vedere finora. Secondo me sarà una partita a scacchi, non verranno concessi spazi e si cercherà di ridurre al minimo gli errori. Il Cholo è un ragazzo molto intelligente, che sa ascoltare e studiare. Quando faceva il calciatore riusciva già a capire come potevano giocare gli avversari, a me sorprendeva per la sua competenza. Proponeva la sua idea, per me era straordinario già quando giocava. Una volta divenuto allenatore credo che abbia fatto bene a fare questo passo in avanti trovando nuove trame di gioco per poter essere ancora credibile, e credo che lo sia ancora di più di prima. Lui è sempre stato uno molto diretto, fa giocare chi merita e non chi gli sta simpatico. È un tecnico molto preparato e maniacale", conclude Ravanelli.