Juventus, domande su Allegri
Tra l’altro, sono problemi che riscontra anche Allegri (che ieri in panchina è stato sentito dare indicazioni proprio su questi temi). E per questo arriva la terza domanda: perché a distanza di tanti mesi non sono stati ancora risolti? È da quasi due mesi che la Juventus si è infilata in un labirinto psicoagonistico dal quale non riesce a uscire e Allegri è quanto mai sotto processo. Come detto più volte, non ci interessa più di tanto la lotta fra allegristi e anti-allegristi, troppo intrisa di pregiudizi per risultare sincera e/o appassionante.
Ma sarebbe terrapiattismo calcistico negare che la Juventus, oggi, non abbia un problema allenatore da affrontare, senza per questo discutere il valore di Allegri, piuttosto domandarsi se si trovi al posto giusto nel momento giusto. Per la terza primavera consecutiva la Juventus arriva a porsi delle domande sul suo allenatore e, comunque sia, non è un segnale confortante, per il club e per Allegri, ieri apparso molto nervoso nel dopo partita. Lo stress non manca, logico, più singolare che invece sia mancato l’aplomb. E anche questo non è un bel segnale.
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