Juve, la linea guida
Ma anche al rientro al lavoro, per preparare la sfida pre pasquale di Roma con la Lazio in attesa di recuperare tutti, l’idea della società è quella di sigillare le finestre ancora di più, per evitare di far entrare (e uscire) ogni tipo di spiffero, specialmente se legato al futuro, della panchina e non solo. In assenza di comunicazioni ufficiali, la linea guida del club è quella di compattarsi e non guarda più in là del finale di stagione, concentrando ogni stilla di energia sulla “mission aziendale” del posto in Champions League (fondamentale per la competitività sportiva ma altrettanto per la sostenibilità economica) e sulla conquista della Coppa Italia, traguardo ancora raggiungibile e unica via possibile per evitare un’altra stagione da “zero tituli” di mourinhana memoria.
Il ritardo sulla Champions
Il rallentamento della marcia in campionato tra febbraio e marzo ha ritardato la aritmetica (o quasi) qualificazione alla prossima Champions: il margine rimane consistente ed è sempre più concreta la possibilità che il quinto posto sia sufficiente per andare nell’Europa che conta, ma i giochi non sono ancora fatti. E in mancanza di certezze granitiche la programmazione per la prossima stagione (e anche le seguenti) slitta alla seconda meta? di maggio, a cominciare dal discorso legato all’allenatore.