Pagina 3 | Yildiz, cartolina spedita alla Continassa. Scout Juve in azione al… Tardini

Cartolina da Budapest. Il mittente e il destinatario, in rigoroso stampatello maiuscolo per non complicare la vita al postino, campeggiano in bella mostra sul retro: da Kenan Yildiz a Max Allegri. Il gioiellino della Juventus, incassata la fiducia del commissario tecnico Montella, ieri sera ha vestito nuovamente una casacca da titolare nell’amichevole disputata dalla Turchia in casa dell’Ungheria. E non si è lasciato sfuggire l’occasione.

La Turchia come trampolino di lancio

L’attaccante classe 2005 ha sgasato fin dai primi minuti, mettendo in affanno la retroguardia magiara e trovando la prima conclusione in porta della gara, un diagonale mancino che solo per questione di centimetri non ha beffato l’opposizione dell’estremo difensore locale Gulacsi. Eccola, allora, la cartolina indirizzata alla Continassa: visto, Max?
L’exploit a cavallo tra dicembre e gennaio, a Torino, è stato seguito da una fase in cui il tecnico bianconero ha preferito optare per una cauta gestione del talento cristallino da cui è pervaso l’ex Bayern Monaco. Parecchia panchina, qualche scampolo nei convulsi finali di gara. Il più delle volte rispettando una rigorosa staffetta con Chiesa, il suo alter ego nel classico 3-5-2 bianconero di questa stagione. 

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Cambiare le gerarchie

Già, però l’azzurro sta tutt’altro che brillando con la maglia della Juventus. E anche quella dell’Italia, che di solito lo ringalluzzisce, non ha avuto particolare effetto. Ecco, allora, che Yildiz vuole a tutti i costi sfruttare il trampolino di lancio della Nazionale, contesto in cui sta trovando spazio e mostrando un bel calcio, per sovvertire le gerarchie torinesi.

A maggior ragione alla vigilia della fase decisiva della stagione, con la doppia semifinale di Coppa Italia contro la Lazio alle porte. E con, ancor prima, il confronto dell’Olimpico con gli stessi biancocelesti che vedrà la Juventus priva tanto di Vlahovic (squalificato) quanto di Milik (infortunato). Un’occasione piuttosto golosa per tornare a macinare minuti in bianconero e, perché no, per ritrovare quel gol che manca da gennaio.

Quel gol che, in Nazionale, aveva trovato proprio all’esordio dal 1’, a novembre, di fronte alla “sua” Germania. Ieri sera, nel corso dei 76’ trascorsi in campo, la rete non è arrivata, ma il 4-2-3-1 di Montella ha saputo esaltarlo sulla trequarti, al punto da far scaldare sui social i tanti ed appassionati sostenitori turchi, che in lui iniziano a vedere un solido appiglio cui aggrapparsi per sognare un roseo futuro. Martedì sera il bis con la Nazionale in Austria, per un’altra amichevole, poi sarà davvero tempo di pensare soltanto alla Lazio.

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Il mercato

Ma la serata di ieri, come abitudine in queste circostanze, ha visto un gran lavoro anche da parte dello scouting
bianconero, vuoi in televisione e vuoi dagli spalti. Gli uomini di mercato della Juventus non hanno perso d’occhio l’incrocio tra Olanda e Scozia, che in termini di desideri estivi è coinciso con la sfida tra Koopmeiners e Ferguson, uno scontro diretto per un posto da mezzala nel centrocampo di domani, anche se l’atalantino e il bolognese sono subentrati soltanto in corso d’opera.
La partita che è stata seguita da vicino, complice anche il teatro del Tardini di Parma quale palcoscenico, è stato il test dell’Albania contro il Cile. Obiettivo degli osservatori presenti in tribuna, in primo luogo, quel Mario Mitaj che per 90’ ha arato avanti e indietro la corsia di sinistra, confermando di essere un prospetto decisamente interessante. Giuntoli monitora da tempo il classe 2003, e dunque lo conosce già bene, ma ora il terzino potrebbe diventare davvero un obiettivo concreto.
Il ragazzo, greco di nascita, d’altronde, non è soltanto giovane e talentuoso. Ma rispetta anche i parametri economici cui alla Continassa è doveroso guardare: Mitaj milita infatti nella Lokomotiv Mosca, ha un valore del cartellino ancora contenuto e vanta uno stipendio che rientra nei paletti dei bianconeri. La traccia di mercato è servita.

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Il mercato

Ma la serata di ieri, come abitudine in queste circostanze, ha visto un gran lavoro anche da parte dello scouting
bianconero, vuoi in televisione e vuoi dagli spalti. Gli uomini di mercato della Juventus non hanno perso d’occhio l’incrocio tra Olanda e Scozia, che in termini di desideri estivi è coinciso con la sfida tra Koopmeiners e Ferguson, uno scontro diretto per un posto da mezzala nel centrocampo di domani, anche se l’atalantino e il bolognese sono subentrati soltanto in corso d’opera.
La partita che è stata seguita da vicino, complice anche il teatro del Tardini di Parma quale palcoscenico, è stato il test dell’Albania contro il Cile. Obiettivo degli osservatori presenti in tribuna, in primo luogo, quel Mario Mitaj che per 90’ ha arato avanti e indietro la corsia di sinistra, confermando di essere un prospetto decisamente interessante. Giuntoli monitora da tempo il classe 2003, e dunque lo conosce già bene, ma ora il terzino potrebbe diventare davvero un obiettivo concreto.
Il ragazzo, greco di nascita, d’altronde, non è soltanto giovane e talentuoso. Ma rispetta anche i parametri economici cui alla Continassa è doveroso guardare: Mitaj milita infatti nella Lokomotiv Mosca, ha un valore del cartellino ancora contenuto e vanta uno stipendio che rientra nei paletti dei bianconeri. La traccia di mercato è servita.

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