TORINO - Lo stato di salute della Juventus e della Fiorentina, l’una di fronte all’altra questa sera a Torino, è certificato dal cammino in campionato negli ultimi due mesi. E non risulta molto incoraggiante. I bianconeri hanno raccolto sette punti nelle ultime nove gare, lasso di tempo in cui i viola ne hanno raggranellati nove: tenendo conto della sola classifica da fine gennaio a oggi, per intendersi, le due squadre navigherebbero nelle poco chete acque della bagarre salvezza. L’incrocio dello Stadium, però, è destinato ad assumere un valore differente per le due contendenti.
Juve, vietato sbagliare
Danilo e compagni, reduci dall’affermazione infrasettimanale sulla Lazio, non possono permettersi un altro passo falso nell’inseguimento a un posto nella prossima Champions League, traguardo che pareva scontato fino a febbraio e ora invece pericolante. I toscani ambiscono allo stesso modo all’Europa, palcoscenico però più facilmente alla portata attraverso percorsi… alternativi al campionato.
Come la Coppa Italia, a maggior ragione dopo aver vinto la semifinale d’andata contro l’Atalanta. Come la Conference League, dove l’imminente sfida al Viktoria Plzen garantirà un posto in semifinale. Strade per provare a saziare la fame di calcio internazionale della squadra e, insieme, per provare a regalare un trofeo alla gestione Commisso e alla memoria di Barone.
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