«La vera Juventus targata Giuntoli si vedrà solamente a partire dall’estate. Finora Cristiano ha potuto operare poco sul mercato, visto che De Laurentiis l’aveva tenuto fermo fino a luglio e quando poi si è trasferito alla Juventus il grosso del mercato era stato fatto. Dalla fine di questo campionato potrà davvero intervenire e mettere mano alla squadra. La sua Juve e il suo lavoro si vedrà davvero nei prossimi 3-4 anni». Parola di Stefano Bonacini, proprietario e primo patron dell’attuale dirigente di punta della Vecchia Signora. Insieme hanno reso grande il Carpi, pilotandolo dall’Eccellenza alla Serie A. Una cavalcata straordinaria come racconta proprio Bonacini: «Cristiano fu fantastico, ma io sono orgoglioso di essere stato il primo a puntare davvero su di lui, affidandogli il ruolo di direttore sportivo. L’avevo già notato a livello organizzativo, quando si occupava dei camping negli Stati Uniti della Fiorentina, ma prima del Carpi non si era occupato a 360 gradi del mercato di una squadra». Un’intuizione vincente che ha cambiato la carriera di Giuntoli, che dal club biancorosso ha spiccato il volo verso l’Olimpo del calcio italiano.
Che mercato farà in estate il suo pupillo per la Juve?
«Sono certo che farà molto bene, non ho il minimo dubbio sulle sue capacità. Lavorerà secondo le linee guida del club, che richiedono investimenti contenuti e una grande attenzione al bilancio. Con Giuntoli la Juve è in buone mani. Pochi come lui sanno riconoscere il talento in anticipo. Mi aspetto acquisti di giocatori poco reclamizzati a costi contenuti che poi si riveleranno dei campioni. Un po’ come ha fatto a Napoli con i vari Kvaratskhelia, Kim, Di Lorenzo, Anguissa e Lobotka».