Il consiglio a Yildiz
Quanto sono vuote le settimane senza l’impegno di Coppa?
«Parecchio. L’anno scorso c’era e quest’anno immaginavo che senza sarebbe stato meglio, perchè si sarebbero potute affrontare meglio le partite di campionato ma non è così. Per come sono fatto io giocare ogni tre giorni ti tiene sempre vivo, sei sempre sul pezzo. E’ più impegnativo dal punto di vista fisico, anche per i viaggi e gli spostamenti ma la testa non molla mai. Quindi è mancata tanto l’Europa e dobbiamo far in modo che torni il prossimo anno».
A proposito di Europa, le recenti sfide di Champions sono sembrate dall’esterno un calcio di un altro pianeta rispetto alla Serie A. Ha provato la stessa sensazione anche lei?
«Le ho viste. E’ un calcio meno tattico, azioni a destra e sinistra, fanno tanti gol ma ne prendono anche tanti. Noi dobbiamo cercare di tornare a giocare quelle partite e solo così cresci e diventi più forte a livello esponenziale».
La grande novità della Juventus quest’anno è l’arrivo del direttore tecnico Cristiano Giuntoli. Quanto è presente e cosa ha portato?
«Il direttore è qua alla Continassa ogni giorno. Ha portato sicuramente un po’ di freschezza. Ci segue sempre in casa e fuori».
Ci aiuta a pesare al meglio Yildiz che non ha trovato tantissimi minuti con continuità? Lei lo vede ogni giorno e si allena con lui: è davvero di un’altra pasta, è un campione con la qualità per sfondare?
«Glielo auguro, è giovanissimo, ha davanti una carriera lunga e importante. Non deve accontentarsi, sarebbe l’errore più grande ma pensare a migliorarsi giorno dopo giorno. Ma non deve pensare di spaccare il mondo già domani. Io spesso lo marco in allenamento, si vede che, a soli 18 anni, ha grandi qualità. Abbiamo tanta fiducia in lui, ha qualità impressionanti. Deve avere pazienza che è basilare nella carriera di un giocatore, mai volere tutto e subito».
Lei è in corsa per l’Europeo. Che speranza ha?
«La speranza di vestire l’azzurro ovviamente c’è. Ma la mia concentrazione ora è soltanto sulla Juventus. L’Italia dovrà essere una conseguenza, ma per per me viene prima di tutto la Juve».