Chi arriva e chi parte
Barrenechea e Iling jr sono già volati via. Altri giovani stanno per decollare e finanziare la nuova Juve. Come ha già fatto Kean, che si è ripagato il grigio triennio con spiccioli non banali (13 più bonus dalla Fiorentina). Adesso tocca agli altri. Per esempio Huijsen, che Giuntoli spera diventi una slot-machine sputa milioni. Il prestito alla Roma non ha fatto né bene né male alla valutazione del giovane difensore: una trentina di milioni, si sente dire. Sarà… Comunque soldi che servono per un difensore più gradito al tecnico italo-brasiliano. Perché adesso il quartetto difensivo viene disegnato con Danilo a destra, Gatti-Bremer in mezzo e Cambiaso a sinistra. Ma per palleggiare come si dovrebbe, manca quel che mancava la stagione scorsa: un Calafiori a testa alta, più che un Buongiorno per il quale c’è stato comunque il rilancio anti-Napoli dei giorni scorsi. Si parla di Kiwior. Ci sta. Basta che sia più brillante della versione appannata intravista nella nazionale polacca. Curioso: dall’Europeo può arrivare solo Kiwior. Tre invece partono. Partiranno. Partirebbero. La declinazione del verbo non è ancora sicura. Ma ci siamo capiti. Szcz?sny non farà opposizione, a patto che tornino i conti dell’ultimo anno di contratto. Stessa situazione per Chiesa, un crostino da cucinare attenti a non scottarsi. Ha un altro anno di contratto e - ovviamente - zero voglia di agevolare qualsiasi trattativa senza tornaconto personale, sia tecnico che economico. Con fermate obbligate ai caselli del prezzo e dell’ingaggio, la rotta del 7 verso Sud (Roma o Napoli) diventerà un viaggio con traffico estivo da bollino nero. Si sa quando si parte, non quando si arriva. E tra gli euroscettici sulla permanenza alla Juventus va ormai aggiunto Rabiot che poi chissà deciderà di rimanere. Ma intanto, con l’attuale vaghezza, ha fatto intendere che un anno fa aveva firmato solo e soltanto per Allegri.