TORINO - Atteso nella tarda serata di ieri a Torino, oggi Juan Cabal si è recato al JMedical per ripetere gli esami a cui si è già sottoposto in Sudamerica, subito dopo l’infortunio subìto lunedì nel primo allenamento con la Colombia. Lo staff medico dei Cafeteros, che si trovano in Argentina per preparare le gare di qualificazione ai Mondiali 2026 contro Uruguay ed Ecuador, nell’informare i colleghi della Juventus hanno parlato di un infortunio serio, la distorsione del ginocchio sinistro con l’interessamento dei legamenti. Gli esami strumentali a Torino hanno evidenziato la lesione del crociato. Stesso ginocchio interessato il 2 ottobre, nella sfida di Champions Lipsia-Juventus, a Gleison Bremer. Anche per Cabal la prima stagione in bianconero è finita con largo anticipo.
Il bollettino medico ufficiale pubblicato dalla Juventus: "Nella giornata di oggi il giocatore Juan Cabal è stato sottoposto, presso il J|medical, ad approfondimenti diagnostici che hanno evidenziato la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Cabal nei prossimi giorni sarà sottoposto a intervento chirurgico".
Motta e la maledizione dei crociati
Una vera maledizione, quella dei crociati, che si è abbattuta sulla Juventus: almeno fino ai primi di gennaio, quando riapre il mercato, Thiago Motta dovrà fare a meno di un altro difensore avendo a disposizione soltanto Kalulu, Gatti, Cambiaso, Danilo, Savona e Rouhi, oltre allo spagnolo classe 2006 Gil Puche, già convocato in prima squadra con cui però non ha ancora debuttato. Certo, il peso dell’infortunio di Bremer è superiore rispetto a quello di Cabal perché il brasiliano è in grado di fare reparto da solo, ma l’ex Verona è diventato una pedina preziosa proprio in virtù dell’assenza forzata di Bremer. Subito gettato nella mischia da Motta nelle prime tre giornate di campionato, quando è sempre partito titolare, Cabal ha poi vissuto una parentesi in panchina, terminata in coincidenza con l’infortunio dell’ex Toro. E’ così arrivato il debutto in Champions con lo Stoccarda, le sfide in Serie A contro Lazio (dove ha servito l’assist per l’autogol di Gila), Inter e Parma partendo sempre dal primo minuto, l’ingresso quasi allo scadere contro l’Udinese e poi di nuovo titolare a Lilla in Europa mentre il derby con il Torino lo ha vissuto in panchina.Un contributo importante come terzino sinistro, l’unico ruolo nel quale è stato utilizzato, che adesso viene meno.