Voi vorreste Paolo Ardoino nel Consiglio di Amministrazione della Juve? Sì, Ardoino, l'imprenditore ligure, uno degli uomini più ricchi del mondo grazie la sua società di criptovalute, la Tether. Insomma, quello dello slogan MJGA, Make Juve Great Again, che sui social ha spesso dichiarato di voler contribuire al rilancio della squadra di cui è un supertifoso fin dalla tenera età. Nei prossimi giorni, infatti, verranno pubblicate le liste dei possibili membri del prossimo CdA della Juventus. L'azionista di maggioranza, cioè Exor, quindi John Elkann, emetterà il suo con qualche cambiamento rispetto all'attuale: dentro Chiellini e Comolli, per esempio. Ma Ardoino? A che titolo potrebbe diventare consigliere? Beh, proprio con lo status di azionista. Oltretutto con una quota che supera il 10% e che può dare il diritto di esprimere il proprio consigliere in rappresentanza dei soci di minoranza. È da prima dell'estate che Ardoino non comunica più sull'argomento Juve, ma d'altronde è impegnato con Tether con un'operazione decisamente importante di aumento di capitale da 800 milioni di euro per ingrandire ulteriormente la sua società.
Quanto può incidere Ardoino
Ma un consigliere quanto incide veramente? A dire il vero non moltissimo, ma in qualche modo incide: per esempio, può porre il veto su alcune operazioni e comunque far sentire il suo parere, tra campo, società e proprietà, visto che un consigliere di amministrazione ha sostanzialmente voce in capitolo su tutto, anche se non vincolante al cento per cento. Ma può immettere denaro fresco nella Juve? In teoria sì, per esempio attraverso un aumento di capitale, ma certamente non può, quel denaro, essere gestito dal CdA, ma solo dai dirigenti. E Ardoino ha intenzione di versare denaro per il rilancio del club? Sì, lo ha annunciato più volte, ma dovrà trovare il modo di farlo, anche se il suo piano prevedeva soprattutto la messa a disposizione della sua esperienza e delle sue qualità professionali nell'ambito della comunicazione.