TORINO - Una maratona lunga ed estenuante, costellata da una serie di ostacoli - a cominciare dal tempo - che hanno influito (e non poco) nella definizione dell’ultimo mercato bianconero. Bene, all’alba del quinto mese dall’insediamento di Damien Comolli, l’organigramma della Juve è ormai a un passo dalla sua versione ideale e definitiva. Mancava giusto l’ultima casella del puzzle (quella del Direttore sportivo) per far sì che la recente rivoluzione societaria potesse dirsi finalmente completata. Dopo ore e ore di riunioni, conference call e riflessioni, il nome cerchiato in rosso dal dg della Juventus è quello di Marco Ottolini. L’attuale direttore sportivo del Genoa ha sbaragliato la concorrenza dei vari Braz (finito in Arabia all’Al Ahli) e Diego Lopez, issandosi in cima alla lista di Comolli che, fin da subito, ha visto in lui il profilo ideale per ultimare il neo triumvirato bianconero (in cui rientra, ovviamente anche il dt François Modesto).
Il futuro di Ottolini al Genoa
Nulla di deciso o definitivo, per il momento, ma nelle ultime ore la Juve - sfruttando la quiete della sosta per le nazionali - ha intensificato i contatti con il ds rossoblù, nella speranza di creare i presupposti per una chiusura che, salvo frenate dell’ultimo minuto, potrebbe arrivare nel prossimo mese. E cioè a margine di due appuntamenti significativi per i club in questione: le rispettive riunioni del Cda, in programma tra l’ultima di ottobre (nel caso del Genoa) e la prima di novembre. Tra i temi che saranno posti al vaglio delle assemblee, ci sarà inevitabilmente anche il futuro Ottolini, dal momento che il suo contratto con i rossoblù scadrà il prossimo giugno. Anche se va detto che negli ultimi mesi non si sono registrati incontri tra le parti per il prolungamento: guarda caso, le prime voci sull’eventuale rinnovo sono iniziate a circolare proprio ieri, quando il nome del ds rossoblù è stato accostato nuovamente alla Juventus.
L'identikit perfetto
Il gioco delle parti... O meglio: nulla che possa complicare l’inserimento dei bianconeri, specie in virtù dei rapporti eccellenti tra le due società. Ottolini rispecchia l’identikit perfetto per Comolli: non un ds d’assalto, ma un valorizzatore di talenti. Un profilo che possa sposare al meglio la nuova linea operativa del dg bianconero (che a breve dovrebbe prendere il posto di Scanavino nel ruolo di ad), improntata a un mercato a impatto zero, e cioè finanziato dalle uscite. Basti pensare alle tante plusvalenze registrate nei suoi anni a Genova: da Retegui a Gudmundsson, passando per De Winter, Martinez e Dragusin. Profili valorizzati e poi sostituiti senza mai intaccare la competitività del club che - dal suo insediamento - è tornato a competere regolarmente in Serie A.
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