Juventus, Orsolini e Lukaku: una questione di punti di vista

L'opinione del direttore di Tuttosport sulla richiesta di archiviazione della Procura di Bologna e lo scambio con il Chelsea che coinvolge Vlahovic

È sempre una questione di punti di vista. Da Lukaku a Orsolini. Prendi il secondo o, meglio, prendi la carta Orsolini che per i pm di Torino è una delle prove per dimostrare il reato di falso in bilancio della Juventus e dei suoi dirigenti, mentre per i pm di Bologna è un documento irrilevante sotto ogni profilo, "insussistente per ritenere la condotta penalmente rilevante, tantomeno inquadrata nel paradigma del falso in bilancio".

Per due anni il punto di vista dell’inchiesta sui bilanci della Juventus è stato quello, decisamente colpevolista, dei pm torinesi; ieri i magistrati di Bologna hanno dato una valutazione diametralmente opposta.

Inchiesta Prisma tra romanzo criminale e spy story

Certo, solo su uno dei tanti documenti che formano l’impianto accusatorio dell’inchiesta Prisma, ma le righe che accompagnano l’archiviazione del caso stracciano senza scampo le ipotesi della Procura di Torino su quello che era un pezzo di carta di cui "non può sostenersi la giuridica e documentata esistenza". E su quei pezzi di carta, nel corso degli ultimi dodici mesi, si è creata una narrativa a metà fra romanzo criminale e la spy story, basata sulle idee dei pm di Torino (che, tra l’altro, secondo la Procura Generale della Cassazione non avevano la competenza territoriale per indagare).

Orsolini-Bologna e la 'recompra' Juve: la Procura chiede l'archiviazione

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Inchiesta Prisma, questione di "slealtà sportiva"

Di sicuro non partirà una telenovela mediatica innocentista sulle idee dei pm di Bologna, ma sarebbe giusto innescasse almeno una riflessione: lo stesso documento, visto da due magistrati diversi, ha una valenza del tutto differente, quindi servirebbe un po’ di prudenza prima di emettere le condanne mediatiche. Servirebbe più cautela anche in ambito di giustizia sportiva, ma - si sa - lì valgono logiche diverse e diversi sono i percorsi: si parte dallo stesso indizio, dalla stessa "carta", poi nel metaverso della “slealtà sportiva” si costruisce quello che si vuole, come si vuole, quando si vuole. Anche quello, in fondo, è un rispettabile punto di vista.

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I tifosi della Juventus non vogliono Lukaku

Come rispettabile è quello dei tifosi juventini su Romelu Lukaku: non lo vogliono e ieri pomeriggio l’hanno fatto presente in modo civile, senza insultare nessuno, men che meno Lukaku, ma senza possibilità di essere equivocati. Difficile dire se verranno esauditi, perché la situazione è complessa e cambia a seconda da dove la si guarda. Perché dove i tifosi vedono l’acquisto di Lukaku, i dirigenti vedono la cessione di Vlahovic, che sarebbe molto importante per ragioni di bilancio e Allegri vede un giocatore di esperienza da inserire in un impianto giovane per dare l’assalto alla stagione con più sostanza in attacco.

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Da Big Rom a Big Problem, ma la Juventus ha bisogno di vendere Vlahovic

Anche il Chelsea ha un suo punto di vista, dal quale Big Rom è diventato Big Problem di cui Vlahovic, al momento, è una soluzione troppo costosa, quindi annunciano un passo indietro. Mossa da giocatore di poker che prova a stanare il bluff dell’avversario, per la serie: se pensate che per noi Lukaku sia un problema troppo grosso per non accettare le vostre condizioni, noi pensiamo che per voi sia ancora più enorme quello di tenervi Vlahovic, con il suo maxi stipendio a crescere e quei costi di ammortamento. Vediamo se qualcuno molla o se ognuno si tiene il suo centravanti e i suoi problemi. Vlahovic, nella riuscitissima festa dello Stadium, ha segnato due gol, mentre Lukaku non si allena neanche con il Chelsea. Due punti di vista che si affacciano sulla prossima stagione dall’identica prospettiva, visto che il belga vorrebbe giocare con la maglia bianconera, proprio come il serbo. Lo scambio, per ora, si è raffreddato e ciò rinfresca i tifosi della Juventus, ma gela i dirigenti. Questione di punti di vista, naturalmente.

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È sempre una questione di punti di vista. Da Lukaku a Orsolini. Prendi il secondo o, meglio, prendi la carta Orsolini che per i pm di Torino è una delle prove per dimostrare il reato di falso in bilancio della Juventus e dei suoi dirigenti, mentre per i pm di Bologna è un documento irrilevante sotto ogni profilo, "insussistente per ritenere la condotta penalmente rilevante, tantomeno inquadrata nel paradigma del falso in bilancio".

Per due anni il punto di vista dell’inchiesta sui bilanci della Juventus è stato quello, decisamente colpevolista, dei pm torinesi; ieri i magistrati di Bologna hanno dato una valutazione diametralmente opposta.

Inchiesta Prisma tra romanzo criminale e spy story

Certo, solo su uno dei tanti documenti che formano l’impianto accusatorio dell’inchiesta Prisma, ma le righe che accompagnano l’archiviazione del caso stracciano senza scampo le ipotesi della Procura di Torino su quello che era un pezzo di carta di cui "non può sostenersi la giuridica e documentata esistenza". E su quei pezzi di carta, nel corso degli ultimi dodici mesi, si è creata una narrativa a metà fra romanzo criminale e la spy story, basata sulle idee dei pm di Torino (che, tra l’altro, secondo la Procura Generale della Cassazione non avevano la competenza territoriale per indagare).

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