De Laurentiis, il tweet sul Napoli e quel precedente che fa tremare Garcia

Il messaggio del presidente azzurro dopo il pari di Bologna ha riportato alla mente quello del 2019. Intanto è andato in scena il confronto tra il tecnico e Osimhen

Ieri sera, dopo la fine della partita di campionato pareggiata 0-0 con rigore sbagliato da Osimhen, Aurelio De Laurentiis ha twittato così: Il Napoli riparte da Bologna. Bravi tutti!”.

Un messaggio simile, il presidente del Napoli, lo scrisse sempre su Twitter nel 2019 quando alla guida del Napoli ci fu Carletto Ancelotti. Due settimane dopo quel tweet, il tecnico oggi al Real Madrid fu esonerato per far spazio a Gennaro Gattuso, nonostante la qualificazione agli ottavi di Champions League ottenuta sul campo del Liverpool.

Il precedente con Ancelotti

Quel che colpisce è la somiglianza dei due tweet che, nel primo caso, anticiparono l'allontanamento di Ancelotti. Subito dopo la qualificazione agli ottavi di Champions, il presidente scrisse: "Con Ancelotti e con questa squadra due vittorie e un pareggio contro un Liverpool stracampione. Contro chi gufa addossando il non rendimento a rinnovi non effettuati, questa partita è la risposta definitiva. Bravo l’allenatore e bravi i nostri calciatori (continua). Adesso tutti a testa bassa a lavorare duro e a considerare le prossime partite come se tutte fossero contro il Liverpool. Non dobbiamo oggi parlare di misure societarie con i giocatori. Queste vicende le risolveremo tra noi senza pressioni o condizionamenti esterni".

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A Napoli si respira un'aria pesante. Il motivo? Il litigio tra Osimhen e Garcia nel momento della sostituzione contro il Bologna. Il nigeriano però ha chiarito con l'allenatore in un duro faccia a faccia prima dell'allenamento, chiedendo scusa a lui e alla squadra. Un dialogo necessario per cercare di pensare soltanto al campo dopo il primo campanello d'allarme lanciato già da Kvaratskhelia contro il Genoa.

Il tecnico francese, in vista del match con l'Udinese, deve fare i conti anche con alcune assenze, in particolare quella di Juan Jesus che resterà fuori circa un mese: distrazione di primo grado del bicipite femorale sinistro. Il centrale brasiliano salterà quindi la prossima sfida e poi anche Lecce, Real Madrid e Fiorentina. Potrebbe tornare in campo il 21 ottobre contro il Verona. Contro i bianconeri mancherà anche Rrahmani, che oggi ha svolto lavoro in piscina, palestra e terapie. Quindi difesa obbligata con Ostigard e Natan. 

Osimhen-Garcia, cosa è successo: dalla lite alla pace

Siamo all'86' di Bologna-Napoli, il quarto uomo alza il tabellone luminoso: esce il 9 entra il 18. Tradotto, Osimhen lascia il campo a Simeone. Scelta che ha mandato su tutte le furie il nigeriano, che avrebbe voluto la doppia punta in campo per cercare di vincere la partita. Il gesto del giocatore è stato chiaro, con le dita e in un mondo pieno di telecamere non poteva passare inosservato. Tutti i riflettori cadono su lui, preso dalla rabbia, alimentata anche dal rigore sbagliato. L'importanza di un dialogo immediato tra i due è stato ben accolto dal club che già ieri sera sollecitava chiarezza per non compromettere il clima nello spogliatoio. 

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Napoli, tifosi contro Garcia

"Il Napoli riparte da Bologna. Bravi tutti!" - questo tweet di De Laurentiis, visto da oltre un milione di persone, ha scatenato migliaia di risposte critiche, tutte contro Garcia, molte contrassegnate da ironia. Un avvio di stagione da brividi, con soli 8 punti conquistati in 5 giornate, che i tifosi napoletani vivono malissimo, contestando ormai apertamente il tecnico francese cui però è stata confermata la fiducia dal presidente. Il colloquio avuto con Osimhen è servito anche per cercare di spegnere l'incendio, ormai divampato. Garcia cerca anche l'unità dello spogliatoio, come si evince dalla sua risposta di ieri 24 settembre alla domanda in conferenza stampa se senta la fiducia del gruppo: "Questo lo dovete chiedere ai calciatori". Una situazione delicata e contro l'Udinese servirà obbligatoriamente la vittoria per cercare di alzare almeno la testa.

Napoli, la serenità del club sulle indagini

Fonti del Napoli raccontano lo stato d'animo della società partenopea e del suo presidente, Aurelio De Laurentiis, dopo aver appreso la notizia relativa all'apertura di indagini alla Procura di Roma: "Siamo tutti molto sereni. Emerge infatti anche che la Procura di Napoli ha archiviato tutte le ipotesi di reato di carattere fiscale. Sulla questione del presunto falso in bilancio - proseguono le fonti del club azzurro - può decidere solo la Procura Roma: è del tutto evidente che è un atto dovuto. Ricordiamo poi anche che il Napoli è stato già prosciolto in sede sportiva".

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Ieri sera, dopo la fine della partita di campionato pareggiata 0-0 con rigore sbagliato da Osimhen, Aurelio De Laurentiis ha twittato così: Il Napoli riparte da Bologna. Bravi tutti!”.

Un messaggio simile, il presidente del Napoli, lo scrisse sempre su Twitter nel 2019 quando alla guida del Napoli ci fu Carletto Ancelotti. Due settimane dopo quel tweet, il tecnico oggi al Real Madrid fu esonerato per far spazio a Gennaro Gattuso, nonostante la qualificazione agli ottavi di Champions League ottenuta sul campo del Liverpool.

Il precedente con Ancelotti

Quel che colpisce è la somiglianza dei due tweet che, nel primo caso, anticiparono l'allontanamento di Ancelotti. Subito dopo la qualificazione agli ottavi di Champions, il presidente scrisse: "Con Ancelotti e con questa squadra due vittorie e un pareggio contro un Liverpool stracampione. Contro chi gufa addossando il non rendimento a rinnovi non effettuati, questa partita è la risposta definitiva. Bravo l’allenatore e bravi i nostri calciatori (continua). Adesso tutti a testa bassa a lavorare duro e a considerare le prossime partite come se tutte fossero contro il Liverpool. Non dobbiamo oggi parlare di misure societarie con i giocatori. Queste vicende le risolveremo tra noi senza pressioni o condizionamenti esterni".

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