Buongiorno, ennesimo no di Cairo al Milan: “Non lo vendo, rimane al Toro”

Il presidente: "L’ho detto e lo ripeto per l’ennesima volta. Abbiamo rinnovato il suo contratto fino al 2028 e rimarrà con noi, come è anche nei suoi desideri"

Il tono è quello di chi è quasi stufo di dover ripetere sempre le stesse cose, ma, allo stesso tempo, ha la consapevolezza che le vie del mercato sono infinite e soprattutto che il carrozzone mediatico, come quello di Renato Zero, va avanti da sé. E dunque Urbano Cairo non può sottrarsi all’ennesima dichiarazione su Alessandro Buongiorno e sulle voci che raccontano con dovizia di particolari di un interesse da parte del Milan. «L’ho detto la scorsa settimana al termine dell’Assemblea di Lega e non posso che ripeterlo: non è in vendita. Ad agosto, quando manifestò l’intenzione di rimanere con noi invece di andare all’Atalanta, gli dissi: “Per noi sei e sarai importantissimo”. Adesso ripeto la stessa cosa con ancora maggiore fermezza».

Milan, ecco l'offerta per Buongiorno

Certo, l’offerta della società rossonera è, oggettivamente, non all’altezza della crescita e del valore di Buongiorno: 15 milioni più l’attaccante Colombo - valutato altrettanto - con la disponibilità di salire a 20. Il Toro ha uno dei più forti centrali italiani, non a caso lanciatissimo verso la convocazione per l’Europeo in Germania. Non è pensabile che possa lasciarlo partire a quelle condizioni, per quanto trattabili. Ma c’è un altro elemento sostanziale. Malgrado l’avvio di campionato così così e un paio di evitabili scivoloni lungo il cammino, i granata sono a quattro punti dall’Europa e a sei dalla zona Champions League, dunque in piena corsa per inseguire fino in fondo questi obiettivi.

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E il reparto dove Ivan Juric ha più certezze è la difesa, la terza della Serie A, addirittura la migliore nelle ultime sette giornate. Di questo reparto, Buongiorno e Rodriguez, con cui si sta trattando un non semplice rinnovo di contratto, sono gli elementi chiave. Considerata l’indisponibilità fino al termine della stagione di Schuurs, privarsi di Buongiorno rappresenterebbe un atto di autolesionismo del tutto ingiustificato, a maggior ragione tenendo in considerazione le dichiarazioni pubbliche del giocatore, che non ha alcuna intenzione di muoversi da Torino. Per ora, chiaro.

Mercato, assalto a Buongiorno

In estate il discorso potrebbe essere completamente diverso, e vale sia per la società, sia per il giocatore. Però in questo momento le cose stanno così. Come è stato rimbalzato il Napoli, presentatosi timidamente per sondare la situazione nella speranza di ricominciare un ciclo vincente dopo il crollo dell’impero spallettiano, così è stato rimbalzato il Milan che, tramite l’attivissimo Giuseppe Riso, agente di Buongiorno e spesso in affari con CairoI rapporti con lui sono ottimi. Ma anche con il Milan, eh», sottolinea il presidente granata), ha provato a fare l’offerta di cui sopra.

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Eppure, da qui all’1 febbraio, giorno di chiusura del mercato, della vicenda si continuerà a parlare per l’inevitabile miriade di rimbalzi dalla quale è impossibile trovare scampo. Così come, sul fronte granata, si cercherà di essere concentrati sul presente e su prospettive realistiche ancorché complicate, lasciando andare soltanto chi non è funzionale al progetto per una ragione o per l’altra, come Demba Seck in prestito alla Cremonese o Nemanja Radonjic, sul quale è piombato il Maiorca.

Cairo sul futuro di Juric

Congelati, di conseguenza, restano pure i discorsi legati all’allenatore, anche se inevitabilmente filtrano scenari e nomi (Palladino e Vanoli sono i più credibili). Cairo, sull’argomento, è tranchant: «Tra febbraio e marzo parleremo con Juric e capiremo quali sono le sue intenzioni. Di lui ho grande stima, come sapete, e siamo contenti di questa prima parte della stagione. Io sono per la continuità, in assoluto, e l’ho dimostrato per esempio anche con il Corriere della Sera, dove il direttore è lo stesso da quasi nove anni. Ma ovviamente sentiremo la sua volontà: e se proprio capiremo che non ci sono le condizioni per restare insieme valuteremo come muoverci. Per adesso tutti dobbiamo pensare soltanto al campionato, dove tutto è ancora possibile nonostante qualche errore arbitrale ci abbia penalizzato».

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Il tono è quello di chi è quasi stufo di dover ripetere sempre le stesse cose, ma, allo stesso tempo, ha la consapevolezza che le vie del mercato sono infinite e soprattutto che il carrozzone mediatico, come quello di Renato Zero, va avanti da sé. E dunque Urbano Cairo non può sottrarsi all’ennesima dichiarazione su Alessandro Buongiorno e sulle voci che raccontano con dovizia di particolari di un interesse da parte del Milan. «L’ho detto la scorsa settimana al termine dell’Assemblea di Lega e non posso che ripeterlo: non è in vendita. Ad agosto, quando manifestò l’intenzione di rimanere con noi invece di andare all’Atalanta, gli dissi: “Per noi sei e sarai importantissimo”. Adesso ripeto la stessa cosa con ancora maggiore fermezza».

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Certo, l’offerta della società rossonera è, oggettivamente, non all’altezza della crescita e del valore di Buongiorno: 15 milioni più l’attaccante Colombo - valutato altrettanto - con la disponibilità di salire a 20. Il Toro ha uno dei più forti centrali italiani, non a caso lanciatissimo verso la convocazione per l’Europeo in Germania. Non è pensabile che possa lasciarlo partire a quelle condizioni, per quanto trattabili. Ma c’è un altro elemento sostanziale. Malgrado l’avvio di campionato così così e un paio di evitabili scivoloni lungo il cammino, i granata sono a quattro punti dall’Europa e a sei dalla zona Champions League, dunque in piena corsa per inseguire fino in fondo questi obiettivi.

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