Pagina 2 | Sinner, clamoroso Cahill: "Vi svelo il momento chiave in cui tutto è cambiato"

Darren Cahill è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per parlare di Jannik Sinner dopo la vittoria del Masters 1000 di Miami. Il coach australiano del tennista azzurro ha dichiarato: "Allenarsi vuol dire imparare, per migliorare sempre di più. Questo è un aspetto su cui io, Simone, Marcel, Umberto, Giacomo e Andrea lavoriamo tutti insieme. Parliamo spesso di elementi legati allo stile di gioco di Jannik sui quali lui può migliorare come tennista e lui contribuisce alla discussione, perché alla fine è lui che scende in campo e che applica quello su cui si lavora in allenamento. Per questo motivo è necessario che lui creda in quello su cui lavora. Come squadra ci concentriamo sull’aiutarlo a migliorare come tennista e allenarsi serve esattamente a questo".

"Sinner ama Miami, è ha già un record"

Cahill ha poi aggiunto: "Jannik è stato fantastico nel modo in cui ha gestito questa transizione: ama giocare a Miami. Qualche giorno fa ho letto una statistica secondo la quale lui è il più giovane tennista di sempre ad aver raggiunto tre finali in questo torneo e penso che sia bello vantare un simile record. Ovviamente se ti piace giocare un determinato torneo, sei sempre contento di tornarci. Abbiamo lavorato soprattutto sul suo approccio in campo, sul timing con la palla e sulla freschezza fisica. Pensando a quanto già ha ottenuto nel 2024, è importante per noi che abbia sempre energia durante le partite e lui sta portando avanti un lavoro meraviglioso".

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"Vi svelo quando tutto è cambiato per Jannik"

Cahill ha svelato un retroscena su Sinner che ha migliorato le prestazioni del tennista azzurro: "Nell’ultimo anno insieme Simone e io abbiamo parlato molto di come intervenire sul servizio di Jannik e abbiamo concordato sul fatto che il servizio con movimento in “step up” gli dà più vantaggi soprattutto nel preparare il colpo. Non pensavamo di avere una finestra per lavorare sul cambio di movimento al servizio fino alla fine del 2023, ma dopo la dolorosa sconfitta al secondo turno del Roland Garros abbiamo pensato di sfruttare la delusione come opportunità per tirare fuori qualcosa di buono. Jannik ha imparato molto da quel momento e da tutti i tornei di preparazione al Roland Garros di un anno fa. Quella sconfitta ci ha dato due settimane aggiuntive per sistemare dettagli al suo gioco e in quel momento abbiamo deciso di cambiare il suo movimento al servizio. Sapevamo che ne avrebbe tratto vantaggio per il modo in cui serve e per la sua altezza ed è stato effettivamente così. In realtà penso che il suo servizio possa ulteriormente migliorare, ma sicuramente questo è uno tra gli aspetti in cui è salito maggiormente di livello".

"Sulla terra rossa? Vi dico che..."

"Penso che il suo tennis possa essere fantastico sulla terra rossa. Ha tutte le caratteristiche adatte: si muove benissimo sulla superficie, riesce a generare grande potenza da fondocampo, è migliorato molto al servizio e soprattutto sa chiudere i punti a rete. Chi ci riesce con continuità, finisce per spaventare gli avversari e mandarli in panico. Penso che Jannik abbia un gioco che si adatta bene alla terra rossa. I suoi risultati negli ultimi due anni sono arrivati di più sul cemento veloce e sull’erba, ma penso che raccoglierà altrettanto anche sulla terra rossa in futuro".

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Cahill "Sinner assomiglia a..." Il paragone insospettabile

Cahill ha poi paragonato Sinner a Nadal, riguardo al suo modo di giocare sulla terra rossa: "Lui è un po’ come Rafa, che ovviamente preferiva giocare da fondocampo, ma che, sulla terra rossa, sapeva anche andare bene a rete ed era velocissimo nel farlo. Tutti i grandi campioni si somigliano molto tra di loro: sono resilienti, sono in grado di imparare dalle sconfitte più dolorose trovando dentro di sé la volontà di rialzarsi e rimettersi a lavorare per migliorarsi, credono molto in se stessi, la loro etica del lavoro è speciale e viene prima di tutto e non smettono di impegnarsi anche nelle giornate peggiori, hanno il giusto atteggiamento in campo. Ne abbiamo parlato molte volte anche con Jannik: bisogna sapersi circondare di belle persone. Non mi riferisco soltanto alla nostra squadra, ma anche agli amici, ai genitori, alle persone che gli stanno vicino. Le belle persone aiutano a tenere i piedi per terra e a rimanere umili".

Il momento d'oro del tennis italiano

Cahill ha poi concluso parlando del rapporto tra Sinner e gli altri tennisti azzurri: "Il tennis italiano al momento sta vivendo un periodo speciale. In passato l’Italia è stata rappresentata da tenniste straordinarie e ci sono ancora ottime tenniste come Jasmine Paolini che sta ottenendo grandi risultati. Al maschile, Berrettini è stato un apripista e adesso sta cercando di tornare ad alti livelli. In più ci sono Musetti, Sonego, Arnaldi e ovviamente Sinner. Questo gruppo di tennisti sta ottenendo risultati incredibili. In più i ragazzi sono amici tra di loro e si stimolano a vicenda e questo crea un ambiente positivo nel team Italia, sia al maschile che al femminile. Loro si supportano e si aiutano a vicenda e voi italiani dovete essere molto orgogliosi di questo gruppo che si è creato".

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"Vi svelo quando tutto è cambiato per Jannik"

Cahill ha svelato un retroscena su Sinner che ha migliorato le prestazioni del tennista azzurro: "Nell’ultimo anno insieme Simone e io abbiamo parlato molto di come intervenire sul servizio di Jannik e abbiamo concordato sul fatto che il servizio con movimento in “step up” gli dà più vantaggi soprattutto nel preparare il colpo. Non pensavamo di avere una finestra per lavorare sul cambio di movimento al servizio fino alla fine del 2023, ma dopo la dolorosa sconfitta al secondo turno del Roland Garros abbiamo pensato di sfruttare la delusione come opportunità per tirare fuori qualcosa di buono. Jannik ha imparato molto da quel momento e da tutti i tornei di preparazione al Roland Garros di un anno fa. Quella sconfitta ci ha dato due settimane aggiuntive per sistemare dettagli al suo gioco e in quel momento abbiamo deciso di cambiare il suo movimento al servizio. Sapevamo che ne avrebbe tratto vantaggio per il modo in cui serve e per la sua altezza ed è stato effettivamente così. In realtà penso che il suo servizio possa ulteriormente migliorare, ma sicuramente questo è uno tra gli aspetti in cui è salito maggiormente di livello".

"Sulla terra rossa? Vi dico che..."

"Penso che il suo tennis possa essere fantastico sulla terra rossa. Ha tutte le caratteristiche adatte: si muove benissimo sulla superficie, riesce a generare grande potenza da fondocampo, è migliorato molto al servizio e soprattutto sa chiudere i punti a rete. Chi ci riesce con continuità, finisce per spaventare gli avversari e mandarli in panico. Penso che Jannik abbia un gioco che si adatta bene alla terra rossa. I suoi risultati negli ultimi due anni sono arrivati di più sul cemento veloce e sull’erba, ma penso che raccoglierà altrettanto anche sulla terra rossa in futuro".

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