"Angelo e diavolo in conflitto..."
Sui dubbi e le difficoltà: "Ci sono stati momenti di dubbio, quando l'angelo e il diavolo nella mia testa erano in conflitto. La mia famiglia, e soprattutto mia moglie, mi hanno spinto, dicendomi che sarei tornato. Ho continuato a concentrarmi sull'obiettivo di firmare per un club e ritrovare i miei obiettivi. La prima cosa è fatta: firmare per un club. Il resto seguirà con gli allenamenti che mi permetteranno di rimettermi in forma. Mi sento come un ragazzino che ha appena firmato un contratto da professionista per la prima volta. Sono super determinato e pieno di ambizione".
"La mia vita quotidiana... Lasciavamo i bambini a scuola. Ero un padre molto pratico: mi allenavo... e andavo a prendere i bambini a scuola (ride). Mi allenavo molto, cercavo di non stare tre giorni senza allenarmi, cercavo di mantenermi in forma. Ci sono stati sicuramente momenti di dubbio, ma ho tenuto la testa alta e ho guardato al futuro. Guardando i miei figli, mi sono detto che mi sarebbe piaciuto che mi vedessero giocare in campo. Oggi sono felicissimo di essere qui e di tornare a fare questo lavoro". Per Pogba è stato difficile fare a meno del calcio, tanto da aver avuto bisogno di supporto psicologico: “Le sessioni di allenamento riguardavano già la forma fisica. Ho potuto parlare con diverse persone che mi hanno aiutato a pensare al presente, senza pensare al passato o al presente. Allenarsi da soli non è facile. Tutto arriverà col tempo, tornerà. Quello che deve succedere succederà, e questo è iniziato con questo contratto".