Juve, le voci forti su Motta e la verità su Conte. Allegri, c'è ancora domani?

L’ultima parola per il futuro della panchina bianconera spetta alla proprietà. Sarà il derby dei saluti con anche Juric in partenza? L’addio di Max è un’ipotesi concreta, ma...

TORINO - Nessuno sa con certezza se Massimiliano Allegri sarà l’allenatore della Juventus anche la prossima stagione. Forse perché una certezza assoluta non ce l’hanno neppure i protagonisti che, oltre allo stesso tecnico, sono Cristiano Giuntoli, Maurizio Scanavino e, in ultima analisi, John Elkann.

Allenatore Juve, la sensazione

C’è una sensazione sempre più diffusa e netta che l’intenzione sia quella di cambiare la guida tecnica, ma scambiare la sensazione per un fatto consolidato può essere un errore. E l’unico fatto, in questo momento, è che i dirigenti della Juventus non hanno convocato Allegri per comunicargli le loro intenzioni, qualunque esse siano. Non sono obbligati a farlo, essendoci ancora un anno di contratto, ma è ovvio che questo può essere a modo suo un segnale. Perché va bene il "concentrarsi sul fondamentale finale di campionato", ma questi sono, a prescindere, mesi di programmazione del futuro.

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Juventus, le voci su Thiago Motta

Esistono poi delle voci piuttosto forti e accreditate, che per lo più rimbalzano da Bologna, sull’ipotesi che, da parte della dirigenza bianconera, sia stato avviato un dialogo con Thiago Motta o con i suoi rappresentanti. D’altronde, il tecnico del Bologna piace (e non solo alla Juventus) da un po’ di tempo.

Conte, la Juve e Calvo

Meno conferme, anzi praticamente zero, si hanno sulla pista Antonio Conte. La notizia che un dirigente della Juventus, nella fattispecie Francesco Calvo, lo abbia contattato e tenga un canale aperto per un suo possibile ritorno, non trova riscontri. Peraltro, Calvo si sta occupando in modo piuttosto intensivo della ricerca di uno sponsor di maglia; obiettivo che, per inciso, è forse perfino più importante di trovare un nuovo tecnico per il destino del club in questo momento storico.

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Juve, i piani sul mercato

Ma al di là di un eventuale contatto, nonostante l’indiscutibile valore di Conte come allenatore, se la Juventus dovesse rivoluzionare la panchina non lo farebbe per sostituire un big con un altro big, soprattutto per una questione di ingaggio, ma anche perché un eventuale cambiamento verrebbe fatto in nome di un rinnovamento e si punterebbe su profilo giovane ed emergente, come fu proprio con Conte nella primavera del 2011.

Anche perché la prossima campagna acquisti dovrà necessariamente essere prudente, in nome di una sostenibilità che non è uno slogan, ma un esigenza vera dalle parti della Continassa. La squadra verrà rinforzata, perché la strada del risanamento è stata intrapresa e viene percorsa in modo rapido (l’aumento capitale a tempo di record, per esempio, ha consentito di risolvere già oggi il problema dell’indice di liquidità, senza la necessità di cedere un giocatore a inizio sessione), ma i bianconeri avranno a disposizione un budget più consistente nell’estate 2025.

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Juve, e se Allegri restasse...

In tutto questo scenario, tuttavia, non è ancora da escludere del tutto che Allegri rimanga per l’ultimo anno di contratto con la Juventus. Per quanto le possibilità si siano assottigliate, non sono ancora ridotte a zero. Esattamente un anno fa se ne dava per scontato l’esonero (allora in favore di Tudor), ma le cose cambiarono in modo repentino. Oggi la situazione è diversa, ma così tanto diversa? E quindi quando verrà presa una decisione definitiva? Presumibilmente nelle prossime due, massimo tre settimane.

Non certo per aspettare i risultati delle partite, ma per ponderare fino in fondo la scelta e i suoi corollari. E anche per capire quali sono, se ci sono, le indicazioni della proprietà che, proprio un anno fa, giocò un ruolo decisivo nella conferma di Allegri. Quello di sabato, insomma, ha buone possibilità di essere l’ultimo derby con Allegri e Juric sulle panchine di Juventus e Torino, visto che anche il croato sembra essere ai saluti con i granata. Anzi, per quanto anche per lui nulla sia ancora definito, ha forse ancora meno chance del collega bianconero di restare a Torino.

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TORINO - Nessuno sa con certezza se Massimiliano Allegri sarà l’allenatore della Juventus anche la prossima stagione. Forse perché una certezza assoluta non ce l’hanno neppure i protagonisti che, oltre allo stesso tecnico, sono Cristiano Giuntoli, Maurizio Scanavino e, in ultima analisi, John Elkann.

Allenatore Juve, la sensazione

C’è una sensazione sempre più diffusa e netta che l’intenzione sia quella di cambiare la guida tecnica, ma scambiare la sensazione per un fatto consolidato può essere un errore. E l’unico fatto, in questo momento, è che i dirigenti della Juventus non hanno convocato Allegri per comunicargli le loro intenzioni, qualunque esse siano. Non sono obbligati a farlo, essendoci ancora un anno di contratto, ma è ovvio che questo può essere a modo suo un segnale. Perché va bene il "concentrarsi sul fondamentale finale di campionato", ma questi sono, a prescindere, mesi di programmazione del futuro.

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