Bologna, oggi festa, domani vertice
La ritrovata passione calcistica è percepibile anche solo andando in giro per la città, sotto i portici: sono tanti i bar che espongono con orgoglio scritte, sciarpe e tutto ciò che abbini il rosso al blu, non solo quelli di riferimento del sempre più acceso e colorato tifo organizzato (a proposito, lunedì sera la curva del Bologna sembrava uscita da un derby sudamericano per calore e rumore). Dalle edicole dipinte con la scritta “Grazie Saputo” ai murales non lontano dallo stadio, è un tripudio che oggi avrà la sua sublimazione con la festa Champions. E poi domani dovrebbe essere il giorno del colloquio tra il patron del club e Thiago Motta, per sancire ciò che sembra nell’aria. "Certo che se dovesse andare davvero alla Juventus - racconta Giancarlo, tifoso storico virtussino che fa chilometri su e giù per l’Italia anche per la Bologna del pallone - qualcuno si sentirebbe tradito, però ciò che è stato fatto, resta: nessuno avrebbe potuto immaginarlo, anche solo qualche mese fa. In città si respira un’atmosfera magica e soprattutto si è visto un calcio che è un piacere per gli occhi e per l’anima". Ecco, forse è proprio questa la chiave, pensando all’arrivo di Thiago Motta a Torino dato per imminente: ricostituire quella cellula di amore juventino che si raggiunge attraverso i risultati, che in bianconero fanno rima con titoli, magari mostrando un calcio che a queste latitudini non si vede da un po’.