Mondiali Qatar 2022, Capello deluso dalla Spagna di Luis Enrique
Andando poi più specificatamente sull'aspetto calcistico, Capello ammette di essere rimasto deluso dal Mondiale della Spagna dell'ormai ex Ct Luis Enrique, eliminata agli ottavi di finale dal Marocco: "Con il tiki-taka non si vince. E nemmeno con il 73% di possesso palla e un solo tiro in porta. Quell'era è finita. E attenzione: io avevo grandi speranze per la Spagna ed ero convinto sarebbe arrivata molto lontano. Ma giocare con così tanti tocchi è impossibile. Luis Enrique? È un allenatore fantastico, gli auguro buona fortuna. Mi è sempre piaciuto".
Mondiali Qatar 2022: Capello su Marocco, Germania e Brasile
Il tecnico friulano tesse poi le lodi del Marocco di Regragui, fermato solo in semifinale dalla Francia - mai nessuna formazione africana era riuscita a spingersi così avanti nella competizione -: "Sono stati grandi, hanno proposto uno schema difensivo spettacolare che li ha portati ad un passo dalla finale. Hanno giocatori interessanti, un grande spirito competitivo e penso che siano qui per restare". Sulle altre nazionali: "Sono rimasto particolarmente sorpreso dalla Germania, che sappiamo essere una squadra che di solito va lontano in questi tornei - i tedeschi, come a Russia 2018, si sono fermati ai gironi -. Dal Brasile mi aspettavo di più. Hanno una grande squadra ma questo non basta per vincere una Coppa del Mondo. Sembra un cliché, ma in questi tornei devi stare attento perché chiunque può mandarti a casa".
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Mondiale Qatar 2022, la previsione di Capello sulla finale Argentina-Francia
Il 76enne di San Canzian d'Isonzo si sofferma poi sulla finale: "Argentina-Francia, ma anche un Messi contro Mbappe. Leo le prime partite le ha giocate quasi camminando, ma contro la Croazia sono rimasto affascinato dal suo gioco. Abbiamo rivisto il Messi del Barcellona. Poi c'è Mbappé che ha tutto: è pura potenza, velocità e soprattutto gol. Prevedo una finale emozionante, con pochi gol e non escludo i supplementari o i calci di rigore". Infine sull'Italia: "È un disastro che non sia stata qui. Dobbiamo tutti metterci al lavoro e migliorare in tutti i settori in modo che il calcio italiano cresca e che la nostra Nazionale possa tornare a giocare questi tornei".