Inzaghi, è tornato il tuo fantasma: Conte, lo Scudetto e l'Inter agitata

La sfida con il Napoli può già scucire un pezzo di tricolore dalla maglia nerazzurra e far tornare le difficoltà mentali che nel primo anno sballottarono il mondo interista

MILANO - Certo ora c’è il Venezia, una partita, quella di domenica a San Siro, sulla carta alla portata, di sicuro però da vincere. Certo, poi arriverà la delicata sfida di mercoledì sempre a Milano contro l’Arsenal; una sfida affascinante con le due formazioni appaiate a quota 7 punti a ridosso delle capofila Aston Villa e Liverpool a 9. Una vittoria in Champions permetterebbe ai nerazzurri di iniziare a vedere la seconda fase della competizione. Venezia e Arsenal, dunque, ma fra dieci giorni a San Siro arriverà il Napoli di Antonio Conte, fresco di successo al Meazza contro il Milan e forte del primo posto in classifica a più quattro proprio sull’Inter. Domenica 10 novembre ci sarà un incrocio che in tanti attendono, quello fra Conte, l’allenatore che ha riportato l’Inter a vincere lo scudetto dopo i fasti del Triplete, e Simone Inzaghi, il tecnico che ha raccolto la sua eredità nell’estate 2021 quando il salentino “abbandonò” la nave nerazzurra perché la proprietà non poteva più garantirgli certi investimenti (tant’è che andarono via Hakimi e Lukaku).

"Con Conte l'Inter non avrebbe perso"

Inzaghi per dodici lunghi mesi - ma anche di più... - ha dovuto convivere col fantasma di Conte. I paragoni con quanto fatto da Antonio ad Appiano sono stati continui nei primi mesi della sua esperienza all’Inter. Conte aveva saputo riportare la squadra nerazzurra al vertice, facendo lo step successivo dopo il lavoro di Spalletti. Con Conte è cresciuta anche la società, che ha per esempio apportato modifiche al centro sportivo su indicazioni - anche, ma non solo - dell’allenatore oggi al Napoli. Ad ogni risultato negativo di Inzaghi - che vinse al primo colpo Supercoppa e Coppa Italia -, il confronto con il predecessore era scontato. E spietato: "Con Conte questa gara l’Inter l’avrebbe vinta", o ancor di più, dopo il ko nel famoso recupero di Bologna del 27 aprile 2022, "con Conte l'Inter non avrebbe perso lo scudetto". Inzaghi c'ha messo del tempo per spazzare via il ricordo di Conte, ma adesso il confronto è tornato, seppur a distanza. La sua Inter campione in carica che vuole ripetersi contro il Napoli di Conte che vuole tornare dove era giunta con Spalletti. Una sfida che si annuncia lunga e che vivrà un primo momento caldo il 10 novembre a San Siro. Inzaghi contro Conte, di nuovo.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Inter

Il Prefetto ferma i napoletani. Terremoto Inter

E a proposito di Inter-Napoli, ieri per ragioni di tutela dell’ordine, della sicurezza e dell’incolumità pubblica il Prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, viste le determinazioni del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, ha vietato la vendita dei biglietti per il settore ospiti a tutti i residenti in Campania ad eccezione dei possessori della fidelity card dell'Inter (i tifosi del Napoli in possesso della fidelity card non residenti in Campania potranno acquistare i tagliandi). Martedì i tifosi campani del Napoli erano presenti a San Siro per la gara contro il Milan, ma in passato ci sono stati gravi incidenti con quelli dell'Inter (che portarono nel 2018 alla morte dell'ultrà nerazzurro Daniele Belardinelli).

Dirigenza Inter: ufficiali i primi addii

MILANO - Come anticipato la scorsa settimana, Oaktree ha cominciato a rimescolare le carte all’interno del club nerazzurro. In attesa di capire quale sarà il destino dell’ad dell’area corporate Alessandro Antonello, nelle ultime 48 ore sono diventati ufficiali gli addii di Luca Danovaro, Chief Marketing Officer, e Matteo Pedinotti, responsabile dell’area comunicazione, strettamente legato all’ex presidente Steven Zhang. Queste sono solo alcune delle prime mosse di Oaktree, insediatosi a fine maggio. Il fondo americano ha pure affiancato un avvocato penalista al legale del club, Angelo Capellini, per seguire da più vicino la vicenda legata all’inchiesta “Doppia Curva” della Procura di Milano; mentre nelle scorse settimane Mark Van Huuksloot è stato dimissionato dal ruolo di ad per l’Inter all’Inter di M-I Stadio, la società che gestisce il Meazza per i due club milanesi. Aumentano intanto le voti di un ritorno, quello di Giorgio Ricci, ex Chief Commercial Officer nella società nerazzurra ai tempi di Moratti e Thohir (dicembre 2012-novembre 2014), fra il marzo 2015 e l’ottobre 2022 alla Juventus con il ruolo di Chief Revenue Officer.

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MILANO - Certo ora c’è il Venezia, una partita, quella di domenica a San Siro, sulla carta alla portata, di sicuro però da vincere. Certo, poi arriverà la delicata sfida di mercoledì sempre a Milano contro l’Arsenal; una sfida affascinante con le due formazioni appaiate a quota 7 punti a ridosso delle capofila Aston Villa e Liverpool a 9. Una vittoria in Champions permetterebbe ai nerazzurri di iniziare a vedere la seconda fase della competizione. Venezia e Arsenal, dunque, ma fra dieci giorni a San Siro arriverà il Napoli di Antonio Conte, fresco di successo al Meazza contro il Milan e forte del primo posto in classifica a più quattro proprio sull’Inter. Domenica 10 novembre ci sarà un incrocio che in tanti attendono, quello fra Conte, l’allenatore che ha riportato l’Inter a vincere lo scudetto dopo i fasti del Triplete, e Simone Inzaghi, il tecnico che ha raccolto la sua eredità nell’estate 2021 quando il salentino “abbandonò” la nave nerazzurra perché la proprietà non poteva più garantirgli certi investimenti (tant’è che andarono via Hakimi e Lukaku).

"Con Conte l'Inter non avrebbe perso"

Inzaghi per dodici lunghi mesi - ma anche di più... - ha dovuto convivere col fantasma di Conte. I paragoni con quanto fatto da Antonio ad Appiano sono stati continui nei primi mesi della sua esperienza all’Inter. Conte aveva saputo riportare la squadra nerazzurra al vertice, facendo lo step successivo dopo il lavoro di Spalletti. Con Conte è cresciuta anche la società, che ha per esempio apportato modifiche al centro sportivo su indicazioni - anche, ma non solo - dell’allenatore oggi al Napoli. Ad ogni risultato negativo di Inzaghi - che vinse al primo colpo Supercoppa e Coppa Italia -, il confronto con il predecessore era scontato. E spietato: "Con Conte questa gara l’Inter l’avrebbe vinta", o ancor di più, dopo il ko nel famoso recupero di Bologna del 27 aprile 2022, "con Conte l'Inter non avrebbe perso lo scudetto". Inzaghi c'ha messo del tempo per spazzare via il ricordo di Conte, ma adesso il confronto è tornato, seppur a distanza. La sua Inter campione in carica che vuole ripetersi contro il Napoli di Conte che vuole tornare dove era giunta con Spalletti. Una sfida che si annuncia lunga e che vivrà un primo momento caldo il 10 novembre a San Siro. Inzaghi contro Conte, di nuovo.

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