PERIN 6 Soffia sulle trenta candeline tra i pali, dopo dodici gare consecutive nelle mani di Szczesny: sicuro su Lasagna nel primo tempo, dimostra di non essersi arrugginito sbrogliando un paio di situazioni critiche nella ripresa.
BREMER 6.5 Si conferma in forma Mondiale: puntuale nelle chiusure e nei ripiegamenti, fa anche capolino in avanti non andando così distante dalla deviazione vincente in chiusura di primo tempo.
BONUCCI 6 Inaugura la gara numero 350 in A con la Juventus meritandosi un cartellino giallo, ma l'ammonizione non lo scompone. Sul rigore cancellato dal Var ha ragione lui, ma che rischio...
DANILO 6.5 Nel convulso finale balla la samba anche lui, d'accordo, ma inscena un'altra prova di grande sostanza: nel primo tempo salva su Djuric già pronto a esultare, nella ripresa si inventa velenoso incursore per suonare la carica.
CUADRADO 5.5 Prima mezz'ora da manuale del calciatore con la testa in Qatar, non fosse che la sua Colombia non ci sarà: impreciso in fase di ripartenza, indolente quando perde palla, insofferente anche con direttore gara. Cresce alla distanza, più nell'attenzione difensiva che nella pericolosità offensiva.
Alex Sandro (33' st) 5 Un giallo e un rosso in pochi minuti, ma – paradossalmente – la giocata che salva il risultato è proprio la sua su Lasagna: cartellino speso bene.
FAGIOLI 6.5 Nel cuore della Juventus, schieramento alla mano, ci sarebbe Locatelli, ma la partita srotola una verità differente: è lui la calamita che attira occhi e palloni.
LOCATELLI 5.5 Distante dalla brillante versione ammirata con il Psg: qualche errore concettuale, prima ancora che tecnico, di troppo.
RABIOT 6.5 Sulla via della conversione da mediano muscolare a trequartista aggiunto: questa volta non segna, ma serve a Kean l'assist che decide la partita dopo aver mancato il passaggio vincente all'attaccante per centimetri pochi minuti prima.
KOSTIC 5.5 Fatica a sprigionare i consueti cavalli sulla corsia di sinistra, dove al contrario si macchia di qualche incertezza difensiva, soprattutto in avvio.
KEAN 7 Corre, sgomita e combatte per un'intera frazione, ma la montagna produce un topolino. Poi in “estirada” fa urlare al gol, con la gioia ricacciata in gola che esplode semplicemente in leggera differita: Milik illumina, Rabiot rifinisce e lui punisce con una zampata da tre punti.
Di Maria (23' st) 6 Un tentativo al volo che lascia tutti col fiato sospeso e poco più.
MILIK 6 Una telefonata qua, una sponda là. Non sembra la sua serata, ma la giocata in verticale che squarcia il Verona per l'inserimento di Kean è una perla tutta sua.
ALL. ALLEGRI 6.5 Due colpi di martello al vascello che imbarca acqua in avvio, poi via lungo la rotta più diretta per i vertici della classifica: quinta vittoria di fila e, ancora una volta, senza incassare gol.
PERIN 6 Soffia sulle trenta candeline tra i pali, dopo dodici gare consecutive nelle mani di Szczesny: sicuro su Lasagna nel primo tempo, dimostra di non essersi arrugginito sbrogliando un paio di situazioni critiche nella ripresa.