TORINO - Nonostante le voci di mercato che lo vedono coinvolto nella trattativa per portare Lukaku a Torino e qualche apprensione fisica che l'ha costretto a volare a Monaco per un controllo, Dusan Vlahovic continua a fare ciò che gli riesce meglio: segnare. Dopo la rete al Real Madrid, con tanto di esultanza 'a la Dybala' a mostrare il nome e il numero sulla maglia, l'attaccante serbo è stato grande protagonista anche dell'amichevole in famiglia all'Allianz Stadium.
Vlahovic e l'esultanza rivolta ai tifosi
Gli sono bastati 39' per siglare una doppietta contro la Next Gen di Brambilla: il primo su rigore, il secondo su punizione con un mancino deviato alle spalle di Garofani. Poi ci sono i gesti che, come recita un famoso detto, valgono più di mille parole: se dopo la prima rete ha scambiato una frase con Alex Sandro con la mano davanti alla bocca, nel corso della seconda esultanza (comunque contenuta) ha indicato i tifosi come per ringraziarli dell'affetto mostratogli, dedicargli la marcatura e ribadire che lui è concentrato solo sulla Vecchia Signora.
Vlahovic-Juve, due gol e tanti gesti: la frase, l'esultanza e l'uscita al 39'
