Ma la Nazionale senza blocco Juve rappresenta un po’ un’anomalia?
«Dipende dalle annate, ma in bianconero i giovani forti e italiani ci sono eccome. Penso a Fagioli e a Miretti, innanzitutto, ma anche a Gatti. E poi, oltre a me, ci sono Locatelli e Kean: la prospettiva di una prossima ItalJuve c’è, poi sta ovviamente a noi meritare la convocazione».
Federico e papà Enrico: ora che anche lei è diventato a tutto tondo un attaccante, in famiglia sono iniziati i paragoni del caso?
«No, assolutamente. Con papà parliamo di calcio, ovviamente, ma senza metterci a confronto».
Ma coltiva l’ambizione di diventare il capocannoniere del campionato, magari trascinando così la Juventus al titolo?
«Intanto ho l’obiettivo di migliorare il mio massimo score personale, quindi voglio superare quota 10 gol. Con la Juventus, invece, dobbiamo pensare a entrare nella prossima Champions. Poi, certo, da sognatore quale sono mi piace sempre alzare la posta in palio...».
Si narra che i bomber di razza maturino una sorta di dipendenza dal gol: è già scattata questa scintilla?
«Anche se ho cambiato ruolo, in realtà, il mio primo pensiero continua ad andare alla prestazione per la squadra, il gol non è che una conseguenza secondaria. Allegri mi ha sempre spronato a stare di più dentro la partita, a non abbassare l’attenzione per 100’, e ora sento di esserci arrivato. Mi focalizzo soprattutto su questo: aumentare la concentrazione, per alzare l’asticella, è fondamentale. Mi sento maturato, adesso: mi serviva sicuramente esperienza, ma probabilmente anche un’età maggiore».
È la settimana del derby: che partita rappresenta per voi?
«Una gara sentitissima, naturalmente. Per noi sarà importante a prescindere, per raccogliere bottino pieno dopo il pareggio di Bergamo e per tornare subito al successo davanti ai nostri tifosi. Poi, certo, la stracittadina è una grande partita, ma con questa maglia sinceramente lo sono tutte».
L’aria, nello spogliatoio bianconero, è forse più frizzantina nella settimana che porta alla sfida con l’Inter?
«Probabilmente sì, a livello mediatico si sente di più. Ma il derby in città si avverte eccome. Ci attende una grande partita contro un Toro che verrà allo Stadium a fare la battaglia, come ha già anticipato Juric».
Ma, quindi, Torino è granata o è bianconera?
«Che domande… Torino è bianconera!».