La Juve e due gol da sei punti
Gatti, infatti, solamente cinque anni fa giocava ancora in Eccellenza. Una scalata poderosa quanto incredibile quella effettuata dal numero 4 juventino. Uno che non hai mai smesso di crederci. I suoi sogni, infatti, erano troppo grandi per essere lasciati chiusi in un cassetto. E adesso stanno prendendo forma. Il suo primo gol in Serie A a metà ottobre ha griffato il successo della Juventus nel derby della Mole. Venerdì sera ha fatto il bis con un’altra rete pesantissima. Stavolta a tempo scaduto contro il Monza all’U-Power Stadium. Due acuti da sei punti che hanno alzato l’asticella delle ambizioni nello spogliatoio bianconero. Dalle parti della Continassa, infatti, la parola scudetto non appare più un tabù e i nuovi obiettivi hanno assunto una tonalità tricolore. Merito pure di Gatti che, in questi mesi, è cresciuto in maniera importante. Tanto da fermare avversari del calibro di Immobile e Leao, finiti nella sua morsa nelle gare contro Lazio e Milan.
Gatti, forza mentale ed entusiasmo
La forza di Gatti è soprattutto mentale. Non si abbatte mai e riesce subito a rialzarsi dopo un momento di difficoltà. È accaduto in occasione della goffa autorete sul campo del Sassuolo. Un errore, in coabitazione con Szczesny, che avrebbe psicologicamente mandato ko tanti calciatori, ma non lui che ha saputo immediatamente voltare pagina. Contro l’Inter il capocannoniere Lautaro l’ha bruciato sul gol dell’1-1: tempo cinque giorni e Gatti ha risposto con la prova da mattatore col Monza. Nello spogliatoio è amatissimo dai compagni, mentre le esultanze social da Super Sayan con Vlahovic sono diventate virali. Il suo entusiasmo contagioso fa bene a tutta la squadra. Perché per vincere e sognare bisogna avere (tanta) Fede. La Juve con Gatti ora lo sa. Non a caso l’ha già blindato col rinnovo fino al 2028. Perché il meglio deve ancora venire.