Agnelli, una vita scandita da frasi leggendarie
Gianni Agnelli è stato un universo nel mondo Juve. Le sue celebri frasi sono rimaste come un'eredità di brillanti spunti d'intelletto che si tramandano di generazione in generazione. “Quando diventai Presidente della Juventus scrissero: una società di 50 anni ha ora un presidente di 25”; “Ho dato a Del Piero il soprannome Pinturicchio: per l’estetica, per il modo di giocare. I suoi gol sono sempre eccellenti”; “Di Stile Juve, parlano gli altri, non noi”; “Prima della partita, sono sempre nervoso. Dopo, quasi sempre soddisfatto”.
Riascoltarle è come stare a sentire una storia che non si smetterebbe mai di ascoltare. Perché l'Avvocato Agnelli faceva la storia ogni volta che apriva la bocca con la sua capacità di non essere mai banale. “Amo il calcio, forse lo amo troppo, a tal punto da mettere in secondo ordine le alternative domenicali. Sì, amo molto questo sport che non ha rivali”; “La passione non cambia e non invecchia. Questo è sicuro”; “È chiaro che a Villar Perosa sono più popolare dei giocatori. Se non lo sono a casa mia…"; "Boniperti e Trapattoni meritano riconoscenza”. Dulcis in fundo: “L'ho detto pure ai giocatori: per noi la maglia conta più dei nomi”. Pensieri da recitare tutti d'un fiato. Un inno di classe e signorilità.