Vlahovic-Yildiz, la coppia per l'Inter
Parliamo però di un giocatore nel pieno della maturità, cosa che non si può certo ancora dire del neo ventiquattrenne Dusan. Che alla maturità, mentale e tecnica, si avvicina però a grandi passi: sempre agonisticamente cattivo e rabbioso nell’inseguire gol e risultato, sempre più capace, però, di canalizzare la sua furia solo sull’obiettivo; sempre più abile, da un punto di vista tecnico, nel gestire il pallone anche di spalle e lontano dalla porta, aiutando la squadra a sviluppare l’azione per poi andare a raccoglierne il frutto.
Sfruttando una condizione finalmente tornata ottimale, dopo la pubalgia della passata stagione e la lombalgia che in questa lo aveva frenato dopo un inizio in linea con quello che sta facendo da Natale: quattro gol nelle prime quattro giornate, sette nelle ultime sei (ai sei di gennaio va aggiunto quello del 23 dicembre a Frosinone) con tanto di assist per Rabiot contro la Roma. In mezzo ai due periodi caldi, la perla contro l’Inter del 26 novembre, che cercherà di replicare domenica. Ad aiutarlo al Meazza ci sarà di nuovo Kenan Yildiz, al battesimo da titolare in una sfida Scudetto e alla prima recita in uno dei teatri storici del calcio. Scelta obbligata, ma non solo.