Allegri e Szczesny su Yildiz
Il talento turco sarebbe stato il scelto per affiancare DV9 anche senza la squalifica del polacco, come d’altra parte era accaduto nelle altre sei partite saltate o iniziate in panchina da Chiesa dal 23 dicembre a Frosinone, quando Yildiz debuttò da titolare e firmò il primo gol in A. Le parole di Allegri - «Yildiz aveva bisogno di ricaricare le pile mentalmente. Quando uno giovane come lui, anche se molto equilibrato e molto tranquillo, fa cinque partite bene e finisce su tutte le pagine dei giornali, ti cala un attimino l’attenzione, tendi un pochino a rilassarti» - e quelle di Szczesny - «Ha le qualità per essere forte, ma deve stare con i piedi per terra» - avevano fatto pensare a qualcuno che il turco potesse aver avuto qualche atteggiamento sopra le righe.
Yildiz, il motivo della panchina
Nulla di tutto ciò: il diciottenne numero 15 si è allenato con l’umiltà che a inizio stagione lo aveva fatto scattare dal barbiere appena Allegri aveva detto «Yildiz deve tagliarsi i capelli». Ma anche con inevitabile euforia e il tecnico ha preferito farlo raffreddare per evitargli il rischio di andare fuori giri, scaldando invece al contempo il motore di Milik che rimane un elemento prezioso. È andata com’è andata, ma Allegri non ha alcun dubbio su Yildiz né sulla sua maturità. Ribadita con il suo post su Instagram dopo Empoli dal turco: «C’è solo una strada per il successo: lavorare duro», con annesso emoticon sull’attenti. E non ha dubbi Vlahovic, col quale Kenan ha legato fin dalla tournée Usa, che addirittura chiama il giovane compagno “baba” (papà, in turco) e, nel ringraziarlo su Instagram per gli auguri, anche “maestro”. L’oro a 24 anni e carati di Vlahovic e il diamante Yildiz: la Signora lucida i gioielli per la Scala.