Inter-Juve, la Next Gen punta Milano: Allegri sceglie tra gli attaccanti

Con la squalifica di Milik e Chiesa in dubbio, scelte ridotte in avanti: chi può essere convocato da Allegri per la partita scudetto a San Siro

TORINO - Di sicuro Max Allegri avrebbe sognato un avvicinamento diverso alla sfida contro l’Inter. Vuoi per l’occasione non sfruttata contro l’Empoli per mantenere il primato (al netto, comunque, della partita in più rispetto ai nerazzurri), ma soprattutto per la situazione del reparto offensivo. Pacchetto stravolto negli ultimi giorni: l’obiettivo resta sempre quello di recuperare Federico Chiesa, ma Arek Milik non andrà comunque a San Siro perché squalificato e su Moise Kean, appena approdato all’Atletico Madrid, non si può più contare. La Juventus, dunque, si affida ai due totem di questa parte di campionato. A Dusan Vlahovic, nel pieno di una fase in cui trasforma in oro tutto ciò che tocca, e a Kenan Yildiz, il cui impatto è devastante sia dall’inizio che a partita in corso, come ha dimostrato nella ripresa contro l’Empoli.

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Ma non ci sono solo loro. Il merito è della Next Gen, che offre delle alternative spendibili per il derby d’Italia. Tre nomi in particolare sui quali Allegri rifletterà: Nikola Sekulov, Cosimo Da Graca e Leonardo Cerri. I tre più pronti per essere arruolati, i tre maggiormente indiziati a partire con la prima squadra, a maggior ragione se la corsa contro il tempo di Chiesa non dovesse sortire gli effetti sperati. Il vantaggio competitivo di avere una formazione B è anche questo: non dover attingere subito dalla Primavera, categoria oggi poco allenante per la Serie A, ma avere un bacino a disposizione di gente pronta. Talenti con ali abbastanza forti per reggere le prime prove di volo.

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Per Sekulov, cavallo di ritorno della Juventus Next Gen dopo l’infelice prestito di Cremona, non sarebbe nemmeno la prima volta. Già l’anno scorso, quando a marzo Kostic decise Inter-Juventus a San Siro, venne chiamato da Allegri, anche allora orfano dell’infortunato Milik. Sekulov sta decisamente bene: in Serie C è di nuovo al centro della scena. Da quando è tornato alla base, con lui in campo, Brambilla ha conquistato 5 punti in 3 partite. Tradotto: oro colato in chiave salvezza. Anche senza gol, il peso di Nikola si sente davanti.

L’esperto Guerra, in termini di spazi e occasioni, è il primo beneficiario del lavoro sporco dell’italiano classe 2002. Poi c’è Da Graca, anche lui fresco di rientro. Nella vittoriosa trasferta di Ferrara contro la Spal si è preso una maglia da titolare che gli mancava da un sacco di tempo: precisamente dal 28 ottobre, quando ancora vestiva la maglia dell’Amorebieta in Segunda División spagnola. Fisicamente sta bene e ha bisogno di macinare minuti in Next Gen per tornare ad essere un valore aggiunto: Allegri, che lo ha sempre stimato, lo segue con attenzione.

Stesso discorso per Cerri, che contro la Spal ha realizzato il suo 4° gol in campionato. Da subentrato, l’attaccante romano classe 2003 è riuscito a chiudere i conti al Mazza, dimostrando di essere sul pezzo. Da due anni gioca in Next Gen. Gli manca ancora un po’ di cattiveria in area, ma il ragazzo è reattivo. Pronto, eventualmente, anche per rispondere presente ad un’eventuale convocazione contro l’Inter.

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