Se Rugani fa gol da posizione alla Laudrup, al 94’ e per giunta con la palla che passa tra le gambe del portiere Cerofolini, firmando così la vittoria per 3-2 della Juve sul Frosinone, allora forse il vento è girato. Quel vento che, per dire, nel primo tempo aveva costretto Rabiot a uscire per un infortunio causatogli da Bremer (sì, da Bremer, non è un errore) o nel secondo aveva fatto impattare una girata a botta sicura dello stesso Rugani sulla schiena di Alcaraz a terra. Il vento forse è girato, ma ciò non toglie che Allegri e i giocatori per sfruttarlo debbano aggiustare la chiglia e rattoppare le vele.
Perché la squadra bianconera ha probabilmente preso la medicina di cui aveva più bisogno, tre punti che interrompono a quattro la striscia di partite senza vittorie, ma non può certo definirsi guarita: la partita ha raccontato altro e altro raccontano cinque giornate consecutive con almeno un gol subito, addirittura due nelle ultime due. Cinque partite tre delle quali in casa e quattro contro avversarie impegnate nella lotta salvezza.
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