Su Renato Sanches
"Renato Sanches? Se andrà male l'unico responsabile sono io: sono ossessionato da quel giocatore, lo volevo al Benfica e adesso siamo riusciti a prenderlo. Se avrà problemi nel futuro, sarà colpa mia. Sono convinto che con questo allenatore, lo staff tecnico e medico, con tutto intorno, siamo capaci di farlo rendere al meglio. Per questo abbiamo fatto un contratto con il quale se gioca un tot di partite lo riscattiamo. Come giocatore mi fa impazzire", ha aggiunto.
Sul mercato
"Quando comincia una sessione di mercato penso che noi abbiamo bisogno di mettere insieme tre piani diversi: uno è quello tecnico, cerchiamo sempre di fare una squadra migliore. Se facciamo il paragone con i giocatori che sono andati via con quelli che sono venuti secondo me la squadra è migliorata: abbiamo più soluzioni. Dopo abbiamo il piano economico: siamo dentro un settlement agreement, dove in due anni dobbiamo riuscire a spendere con la squadra il 70% di quelli che sono i ricavi del club. Quindi mentre alcuni direttori sportivi si godevano le vacanze io sono andato tutto giugno a cercare di portare a casa dei risultati economici. Dopo c’è anche il piano strategico: un club come la Roma per uscire da questa situazione è importante prendere dei giocatori giovani e prospettive future, con anche risultati a fini economici. Noi dobbiamo fare i fatti, cerco di fare il meglio per la squadra. Io ho lavorato tanto, alla fine non siamo mai contenti del mercato, penso sempre di poter far meglio ma anche che abbiamo fatto un buon lavoro", ha proseguito.
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Su Ndicka, Aouar, Zalewski, Bove e Rui Patricio
"Se avessi pagato 20 milioni di euro per Ndicka e 20 per Aouar magari questa domanda non era messa così, sono tutti e due under 25 con tanta esperienza. Con i paletti che abbiamo stiamo cercando di equilibrare tutti questi tre piani e potete capire che non è semplice. Dall'arrivo di Mourinho il settore giovanile è sempre stata una parte principale della strategia. Lui dal primo giorno ci ha sempre puntato e ci ha dato l'opoortunitàò di seguire il settore giovanile. Oggi abbiamo due giocatori come Zalewski e Bove che fanno parte della prima squadra. È vero che abbiamo aumentato il monte ingaggi ma siamo riusciti a mettere questi tre piani insieme. Abbiamo tanti giocatori di qualità, ma i giudizi sono troppo veloci. Per me avremo margine di crescita, sono sicuro che faremo meglio. Rui Patricio è stato il miglior portiere della Conference, è stato nei top come clean sheet, adesso ci si fanno delle domande. Quando perdiamo, perdiamo tutti, quando vinciamo, siamo tutti insieme. Ho fiducia al 100% nei giocatori e andiamo avanti. Non ho mai chiamato nessun agente di un portiere”, ha spiegato.
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Su Marcos Leonardo e Lukaku
"Massimo rispetto per la Roma e per i tifosi, ma è ovvio che non siamo il Manchester City. Marcos Leonardo è un nostro obiettivo, lo seguiamo da 15 o 16 mesi, era una situazione dove l'accordo tra le parti era sulla buona strada. Abbiamo avuto la sfortuna che un club storico come il Santos lotti per non andare in serie B, hanno cambiato l'allenatore, hanno venduto due ragazzi per 30 milioni di euro e vendere il giocatore più importante della squadra è diventata una situazione politica". Sull'arrivo di Lukaku ha chiarito che "non si poteva prendere a giugno o luglio. Il mio lavoro è anche questo, monitorare le situazioni e al momento giusto sfruttare l'opportunità. L'intervento dell'allenatore è stato decisivo per il rapporto che hanno, anche il coinvolgimento della proprietà ha semplificato il mio lavoro. Grandi club non sono riusciti a prendere attaccanti, io penso che tutti siano contenti di avere Lukaku il 28 agosto piuttosto che il 1° agosto un altro", conclude Tiago Pinto.