Comi: "Caro Toro, ti mancano 7 punti"

Intervista all'ex direttore generale granata: "Le possibilità di andare in Europa restano, però a questo punto la partita contro la Roma diventa decisiva"
 "Il Torino può ancora farcela ad arrivare in Europa. Domani a Roma sarà un bivio cruciale: se i granata vincono, tornano pienamente in corsa per l’accesso alle coppe. Basta parole, è tempo di fare i fatti. La squadra di Juric per come gioca avrebbe, infatti, meritato di raccogliere molti più punti". Firmato Antonio Comi. Una vita in granata: prima calciatore (dal 1982 al 1989), poi Responsabile del Settore Giovanile (11 campionati) e infine Direttore Generale (10 anni).
Insomma, in pochi conoscono come lui in tutte le sue sfaccettature il mondo Toro. Senza dimenticare l’avventura nella Roma giallorossa, dove vinse la Coppa Italia nel 1990: "Lo dico sempre: il Torino per me è come la mamma, ovvero un punto fermo della mia vita che rimarrà per sempre. Mentre la Roma la paragonerei a un’amante con la quale ho vissuto emozioni forti e trascorso un gran bel periodo: 5 anni meravigliosi al fianco di tanti grandi campioni".  

L’arrivo di De Rossi ha dato la svolta alla stagione romanista? 
"Daniele ha avuto un impatto molto positivo. Con De Rossi in panchina la Roma ha preso più serenità e coraggio. Ho notato una squadra con maggior consapevolezza delle proprie forze"

La Roma può arrivare al quarto posto? 
"A livello di potenzialità si, però Atalanta e Bologna vanno davvero forte".
Veniamo al Toro: i granata possono credere ancora all’Europa dopo lo scontro diretto perso con la Lazio? 
"Il Torino l’ho visto giocare dal vivo diverse volte: sono una squadra solida in cui si vede sui giocatori la mano di Juric: praticano un bel calcio, ma hanno molti punti in meno rispetto a quelli che dovrebbero avere. Nelle gare-clou non sono riusciti a fare il salto di qualità".
"Anche con la Lazio hanno dominato e sprecato 4-5 nitide palle-gol. Se penso a quella gara, allo 0-0 con la Salernitana e al pari interno con l’Udinese prima di Natale il Toro avrebbe potuto avere 7 punti in più per quanto espresso. Fate voi".
 
Dunque resta fiducioso? 
"Resto convinto delle potenzialità di questa squadra, a patto che capiscano come mai non sono riusciti a trovare continuità. Domani a Roma è un crocevia decisivo: mi aspetto un Toro arrembante a caccia dei 3 punti. Serve assolutamente una vittoria per rientrare in corsa per l’Europa".  
 
Juric dopo Toro-Lazio si è detto orgoglioso dei suoi giocatori. Concorda? 
"Ci sta. Ha visto una squadra consapevole dei propri meccanismi. Giusto essere orgogliosi, ma va anche fatta un’analisi approfondita sul perché siano stati persi tanti punti. Nel calcio serve equilibrio e non bisogna buttare via tutto per una partita andata male". 
 
In Roma-Torino spicca il duello Lukaku-Zapata. 
"Sono 2 attaccanti di livello internazionale. Big Rom è vero che nelle ultime gare ha faticato, ma può sbloccarsi da un momento all’altro e non è che abbia avuto così tanti palloni giocabili là davanti. Condivido però sul fatto che a oggi Zapata sia stato un acquisto più azzeccato. Sta facendo un buon numero di gol e inoltre fa crescere anche gli altri che giocano al suo fianco. Senza dimenticare gli spazi che libera per gli inserimenti dei centrocampisti in zona-gol".  
 
In casa granata brilla Bellanova che a Torino ha trovato l’ambiente giusto per esplodere. È vero che aveva già provato a prenderlo in passato? 
"Confermo. Bellanova era già nelle mire del Toro 4-5 anni fa, quando c’ero io e Raoul usciva dalla Primavera del Milan. Lo conosco bene e non ho mai avuto dubbi sulle sue qualità, anche se molti dicevano che fosse debole caratterialmente".
"Quest’anno è cresciuto molto, diventando uno dei migliori laterali destri in circolazione. Bellanova sta dimostrando di essere molto forte: non a caso Spalletti lo tiene d’occhio per la Nazionale. Per me può puntare ad andare a Euro2024".  
 
Tiene banco il futuro di Ivan Juric: rimarrà o andrà via? 
"Credo che dipenderà molto dal raggiungimento dell’Europa. Se ci va, scattano nuovi stimoli e questo può sicuramente favorire il rinnovo. Sennò non so quanto Ivan possa aver voglia di rimanere. Tra l’altro anche le ultime dichiarazioni di Cairo non sono state affatto morbide". 
 
È circolato il nome di Gattuso come possibile sostituto. 
"Il tifoso del Torino è abituato ad avere giocatori che ci mettono l’anima. Juric rispecchia in pieno queste doti che restano fondamentali per la piazza. Gattuso per com’era da giocatore e interpreta il calcio ha le caratteristiche per inserirsi bene in un club come quello granata". 
 

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