È un azzardo come quello della sua prima Desmo?
"No, non lo definirei un azzardo. Per me si tratta di una evoluzione dei concetti sviluppati in questi anni. Diciamo che questa volta abbiamo fatto qualcosa di più, lavorando su flussi e aerodinamica. Come sempre se funziona lo scopriremo nelle gare, durante la stagione".
La GP24 come una Formula 1?
"Faccio fatica a parlarne, preferisco che vediate e giudichiate voi… Di sicuro nelle moto è ancora un po’ più complicato gestire condotti e flussi dell’aria come con le macchine. C’è la componente movimento dinamico e soprattutto quella del pilota che fanno ancora la differenza".
La preoccupazione è perché ha già visto qualcosa di pericoloso sulle moto degli avversari?
"Devo essere sincero, i timori sono riferiti principalmente al nuovo regolamento sulle concessioni. Ne abbiamo già parlato più volte, ma è evidente che le altre Case, specie le giapponesi, nei primi sei mesi avranno veramente tante possibilità di fare test e sviluppare le moto. Se trovano qualcosa che funziona potranno portarlo in gara durante la stagione e migliorarlo. Ecco perché noi dobbiamo fare un passo adesso per cercare di essere più competitivi possibile fin dalla prima gara".
Sulle Ducati è arrivato Marc Marquez.
"Non solo. Penso a Morbidelli. Mi spiace che per la caduta di Portimao non possa essere qui a girare subito con noi. A me Franco ha impressionato tanto l’anno del suo secondo posto. Per me è un pilota che messo nelle condizioni giuste può fare veramente bene. E noi cerchemo come con tutti di dargli il miglior materiale possibile".
La lotta per il posto nel team ufficiale al fianco di Bagnaia condizionerà l’inizio del campionato?
"Quest’anno scadono tutti i contratti, quindi sarà una stagione molto complicata dal punto di vista del mercato, non solo per la nostra squadra. Sarà importante per tutti fare bene nelle prime gare".
Ducati, la presentazione della nuova GP 24 e la clamorosa sorpresa motocross