Chiesa, la riabilitazione e l'importanza della Juve
L'esterno bianconero ha rivelato lo scopo con cui è nato il documentario "Back on Track" e ha sottolineato la vicinanza del club durante la riabilitazione: "Il documentario è nato per far vedere il percorso riabilitativo sia a livello fisico che mentale: posso dire di essere stato fortunato nella sfortuna di essermi fatto male nella Juventus perché sono uno dei migliori club al mondo che ha a disposizione le migliori strutture e ha gente che sa cosa fare in queste situazioni. Sono in un top club, è tutto ad altissimo livello, dalle strutture alle persone che ti aiutano nella riabilitazione. I ragazzi che giocano nelle serie minori non hanno a disposizione tutto ciò e quindi fanno più fatica e hanno tutto il mio rispetto. Alla Juve è stata una riabilitazione collettiva, fatta insieme"
Chiesa e il rapporto con i tifosi della Juve
Tanti erano collegati in live, molti hanno fatto domande e altri si sono limitati a mandare cuori e messaggi di supporto: il rapporto tra Federico e i tifosi della Juve è stato forte sin dal suo arrivo in bianconero e lo stesso giocatore ha ribadito quanto sia stato importante il loro supporto: "Il supporto dei tifosi mi ha aiutato davvero tanto e mi aiuta tutt'ora perché lo sento molto e questo mi fa tanto piacere. Penso che mi sono guadagnato l'affetto sul campo e per quanto dimostro per la maglia. Mi rende felice perché anche i momenti dell'infortunio li ho vissuti con il loro supporto"
La vicinanza dei compagni di squadra e le parole di Chiellini
"Chiellini e Bonucci, anche altri compagni come De Ligt, poi Vlahovic quando è arrivato, mi sono stati molti vicini. Ma come mi ha raccontato Giorgio ogni percorso riabilitativo è diverso per ogni giocatore che lo sta attraversando. A livello emotivo si accomunano tutte le riabilitazioni, che sia un piccolo infortunio o uno più grave. Stare fuori per un calciatore non è bello" - ha rivelato Chiesa.