Allegri, conferenza Inter-Juve: Vlahovic out, Pogba ci sarà, leggi tutto

Il tecnico bianconero ha presentato la semifinale di ritorno di Coppa Italia, in programma allo stadio Giuseppe Meazza di Milano: tutte le dichiarazioni
Allegri, conferenza Inter-Juve: Vlahovic out, Pogba ci sarà, leggi tutto

TORINO - Archiviata la sconfitta - tra polemiche e rimpianti - contro il Napoli, la Juventus si rituffa sulla Coppa Italia. Domani sera, infatti, allo stadio Giuseppe Meazza di Milano, i bianconeri si giocheranno l'accesso all'ultimo atto della competizione nella semifinale di ritorno contro l'Inter: si riparte dall'1-1 dell'andata. Massimiliano Allegri ha presentato la sfida in conferenza stampa: "Sarà una partita bellissima, entrambe ci giocheremo la finale. Dovrà essere una bellissima serata di sport e speriamo di andare in finale, faremo il possibile. La formazione? Sicuro gioca Perin. Vlahovic ha avuto una distorsione alla caviglia stamattina in allenamento, domattina dovrò valutarlo, ma difficilmente sarà della partita. Miretti? Dopo un periodo di appannamento, che credo normale per un 2003 con più di 30 partite nella Juventus, sta tornando in una buona condizione. Così come Iling, che si fece male contro il Lecce, e adesso mi sembra di nuovo centrato. Fa parte di un percorso centrato per questi ragazzi. Pogba? Sta meglio, domani potrà fare un pezzetto di partita. Kostic e Chiesa? Stanno bene tutti. Milik? Ha fatto una buona partita, se ha recuperato può giocare. Kean? È fuori sicuro, scusate se me lo sono dimenticato. Speriamo di averlo a disposizione in una decina di giorni e poi domani mattina deciderò tra Chiesa, Milik e Di Maria, se giocano tutti e tre o solo due. Perché la partita può essere lunga e potrei aver bisogno di cambi. Da Di Maria mi aspetto quello che ha fitto fino ad ora, è un giocatore importante, straordinario nelle giocate, su cui ci appoggiamo molto. Lo ha dimostrato anche l'altra sera quando è entrato nell'ultima mezz'ora: non ha bisogno di 90' per decidere, gli basta anche mezz'ora.".

Allegri: la Coppa Italia, la Serie A e la Supercoppa

"Come si prepara una partita così con tutta l'incertezza per il futuro? Noi dobbiamo preparare le partite con grande serenità e con voglia di rivalsa, soprattutto cercando di raggiungere un obiettivo importante come la finale di Coppa Italia. Poi se siamo bravi e fortunati ci riusciremo, altrimenti faremo gli applausi all'Inter. Quando arrivi a questo punto della stagione le partite diventano decisive. Poi avremo il campionato, dove veniamo da 4 sconfitte in 5 partite, e dobbiamo riprendere il cammino. Abbiamo una partita difficile contro il Bologna, ma abbiamo ancora dei punti di vantaggio. Da dopodomani rimetteremo la testa al campionato, perché il nostro obiettivo è quello di rimanere tra le prime quattro come minimo, cercando di arrivare secondi, perché il secondo posto ci garantirebbe l'accesso alla Supercoppa Italiana dell'anno prossimo", prosegue Allegri.

Allegri: "Futuro? Sono un privilegiato ad allenare la Juve" VIDEO

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Allegri su Juve-Napoli e la lite Landucci-Spalletti

"Noi dobbiamo continuare a lavorare sul campo, comportandoci come ci siamo sempre comportati per quanto riguarda gli atteggiamenti nei confronti di quello che è al di fuori del campo, e non parlo di tribunali ma di sport. Le lamentele non portano da nessuna parte. Almeno per quanto riguarda i miei primi 5 anni alla Juventus, più 2 ora, ci sarà stata forse una lamentela, ma credo di no. Ma questo fa parte del mio modo di pensare e di conseguenza di tutti quelli che lavorano nella Juventus, soprattutto a livello tecnico. Dobbiamo continuare con questo comportamento, perché non dobbiamo avere dispendio di energie. Le lamentele non portano punti, bisogna accettare nel bene e nel male quello che succede sul campo. Noi dobbiamo essere arrabbiati perché domenica abbiamo lasciato un punto sul campo, perché il gol non era responsabilità di nessuno. Era responsabilità nostra e su questo bisogna assolutamente migliorare", afferma Allegri in merito alla lite tra il suo vice, Landucci, e il tecnico del Napoli Spalletti.

Allegri sulla prossima stagione della Juventus

"Il futuro? Io ho un contratto di due anni con la Juventus e sono innanzitutto un privilegiato a lavorare nella Juventus. Sono 7 anni che lavoro qui, non è cosa da tante persone: io sono uno di quelli e mi sento un privilegiato. Poi nella vita ci sono momenti di difficoltà, in cui le cose non vanno bene, e bisogna affrontarle con le spalle larghe, serenità e con idee chiare nella progettazione del futuro. Io, quando faccio parte di una società, sono un aziendalista, perché non ho solo una responsabilità tecnica, ma sento anche una responsabilità dove devo aggiungere valore ai giocatori. Dobbiamo pensare a finire bene il campionato, cercando di arrivare secondi e non è facile, cercare di raggiungere le due finali e non è facile neanche questo, perché le partite decisive possono andar bene o male. Il calcio è così, va accettato, ma dobbiamo avere le idee chiare su quella che deve essere la prossima stagione. Siamo a un mese e mezzo dal finale di stagione e dobbiamo programmare la prossima, ma con serenità e voglia di poter migliorare, sapendo che la Juventus deve tornare a vincere. Se ci riusciremo l'anno prossimo non lo so, ma sicuramente ci proveremo con tutto l'impegno, come abbiamo sempre fatto in questi anni, dove sono stati fatti passi in avanti, con risultati importanti provenienti dal settore giovanile. La Juventus è all'avanguardia: è l'unica in Italia che ha la seconda squadra, è una delle pochissime che ha due centri sportivi, è stata una delle prime a livello femminile e credo che gli ultimi 10 anni della Juventus siano stati anni importanti. Come parla la storia della Juventus. Poi è normale che in questo momento bisogna stare zitti. A parte che bisogna stare zitti sempre, sia quando si vince che quando si perde, ma questa è una roba nostra. Dobbiamo continuare a lavorare con serenità, come stiamo facendo", prosegue Allegri.

Allegri: "I punti non arrivano con le lamentele" VIDEO

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Allegri sui Daspo, la Coppa Italia, l'Europa League e i giovani

"Noi dobbiamo continuare a comportarci bene. Se abbiamo sbagliato ogni tanto, dicendo qualcosa o alzandoci dalla panchina, cercheremo di evitare anche questo, perché dobbiamo avere un comportamento esemplare e su questo dobbiamo migliorare quel poco che c'è da migliorare. Domani sarà una partita bella. Quello che è successo all'andata deve rimanere lì. Sono state prese decisioni, la Juventus ha preso 171 persone all'interno dello stadio, grazie ad uno stadio all'avanguardia con una quantità infinita di telecamere. Due giorni dopo sono stati presi due che hanno avuto un comportamento non idoneo. Sotto questo aspetto la Juventus sta facendo un ottimo lavoro e credo che sia un esempio. Su questo siamo contenti. Domani dovrà essere una partita bella calcisticamente e forte agonisticamente e poi spero che tutto vada liscio. Ma andrà tutto liscio, perché alla fine è una partita di calcio. Tutti gli anni lavoriamo per vincere trofei. L'anno scorso, purtroppo, ci è sfuggita la Coppa Italia, quest'anno proveremo ad arrivare in fondo e abbiamo anche un'opportunità in Europa League. Però diciamo che stiamo facendo un buon lavoro. Sono stati inseriti tanti giovani. Oddio, vedendo quello che hanno deciso, uno di 22 anni potrà essere chiamato di nuovo giovane... Però questo fa parte del mondo-Italia. Se va bene a loro va bene a tutti, ma dopo non lamentiamoci se chiamiamo giovane un ragazzo di 22 anni. Credo che ci siano tante cose da sistemare e per sistemarle bisogna decidere. Ma non decidono mai... E quindi va bene così. Per quanto riguarda la concentrazione, sì, infatti la responsabilità del gol del Napoli è nostra, come lo è stata a Sassuolo. Sono piccole disattenzioni che fanno vincere o perdere una partita. Al 93', se le partite non le hai vinte in 93 minuti, non le puoi e non le devi perdere e invece l'altro giorno siamo stati un po' disattenti", afferma ancora Allegri.

Allegri, i gol al 93' con Inter e Napoli, il 2° posto e le Coppe

"Ho detto che arrivare secondi sarebbe come vincere lo Scudetto? Arrivare secondi e qualificarci per le finali di Coppa Italia ed Europa League sarebbe il raggiungimento di obiettivi importanti, però facciamo un passo alla volta. Domani abbiamo la Coppa Italia. Facciamo tutto il possibile per arrivare in finale, poi se non ci riusciamo vuol dire che l'Inter avrà meritato di più di arrivarci. Intanto cerchiamo di sistemare un po' di cose, perché ultimamente abbiamo preso gol al 93' con l'Inter e gol al 93' col Napoli. Quindi, questo è qualcosa che va sistemato. Poi dopo vediamo. Dobbiamo anche continuare la nostra corsa in campionato, perché noi, sul campo, momentaneamente, purtroppo, non siamo riusciti a scollinare i 60 punti. Li avremmo scollinati 4 o 5 mesi fa, però ne abbiamo 59, abbiamo Roma e Milan a tre punti, che sono quarte, e noi dobbiamo cercare di arrivare tra le prime quattro. Ripeto: arrivare tra le prime quattro cercando di arrivare secondi, perché il secondo posto permette di giocare l'anno prossimo la Supercoppa Italiana. Questo è quello che bisogna fare. Facciamo tutto il possibile, con professionalità e serietà, l'impossibile non possiamo farlo", conclude Max Allegri.

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TORINO - Archiviata la sconfitta - tra polemiche e rimpianti - contro il Napoli, la Juventus si rituffa sulla Coppa Italia. Domani sera, infatti, allo stadio Giuseppe Meazza di Milano, i bianconeri si giocheranno l'accesso all'ultimo atto della competizione nella semifinale di ritorno contro l'Inter: si riparte dall'1-1 dell'andata. Massimiliano Allegri ha presentato la sfida in conferenza stampa: "Sarà una partita bellissima, entrambe ci giocheremo la finale. Dovrà essere una bellissima serata di sport e speriamo di andare in finale, faremo il possibile. La formazione? Sicuro gioca Perin. Vlahovic ha avuto una distorsione alla caviglia stamattina in allenamento, domattina dovrò valutarlo, ma difficilmente sarà della partita. Miretti? Dopo un periodo di appannamento, che credo normale per un 2003 con più di 30 partite nella Juventus, sta tornando in una buona condizione. Così come Iling, che si fece male contro il Lecce, e adesso mi sembra di nuovo centrato. Fa parte di un percorso centrato per questi ragazzi. Pogba? Sta meglio, domani potrà fare un pezzetto di partita. Kostic e Chiesa? Stanno bene tutti. Milik? Ha fatto una buona partita, se ha recuperato può giocare. Kean? È fuori sicuro, scusate se me lo sono dimenticato. Speriamo di averlo a disposizione in una decina di giorni e poi domani mattina deciderò tra Chiesa, Milik e Di Maria, se giocano tutti e tre o solo due. Perché la partita può essere lunga e potrei aver bisogno di cambi. Da Di Maria mi aspetto quello che ha fitto fino ad ora, è un giocatore importante, straordinario nelle giocate, su cui ci appoggiamo molto. Lo ha dimostrato anche l'altra sera quando è entrato nell'ultima mezz'ora: non ha bisogno di 90' per decidere, gli basta anche mezz'ora.".

Allegri: la Coppa Italia, la Serie A e la Supercoppa

"Come si prepara una partita così con tutta l'incertezza per il futuro? Noi dobbiamo preparare le partite con grande serenità e con voglia di rivalsa, soprattutto cercando di raggiungere un obiettivo importante come la finale di Coppa Italia. Poi se siamo bravi e fortunati ci riusciremo, altrimenti faremo gli applausi all'Inter. Quando arrivi a questo punto della stagione le partite diventano decisive. Poi avremo il campionato, dove veniamo da 4 sconfitte in 5 partite, e dobbiamo riprendere il cammino. Abbiamo una partita difficile contro il Bologna, ma abbiamo ancora dei punti di vantaggio. Da dopodomani rimetteremo la testa al campionato, perché il nostro obiettivo è quello di rimanere tra le prime quattro come minimo, cercando di arrivare secondi, perché il secondo posto ci garantirebbe l'accesso alla Supercoppa Italiana dell'anno prossimo", prosegue Allegri.

Allegri: "Futuro? Sono un privilegiato ad allenare la Juve" VIDEO

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