Scusate se parliamo di Moro. E di Chiesa. Di Iling Jr e Ndoye si è detto tutto e solo i disastrosi Marco Di Bello e Francesco Fourneau sono riusciti a non vedere il solare rigore per il Bologna.
D’altronde l’arbitro in campo e quello davanti ai monitor si erano persi anche quello di Moro su Chiesa, quando, al 9’ del primo tempo, il centrocampista bolognese è saltato addosso all’attaccante juventino, gomito contro schiena (toccando, peraltro, anche il pallone con il braccio nel suo scomposto movimento). Casistica che, come ha fatto notare Aldo Serena sui social network, è prevista dal regolamento alla voce dei falli da punire con “calci di punizione diretti”, quindi rigore se commessi in area.
Moro-Chiesa, il rigore scomparso
Ora, se siamo tutti d’accordo che Di Bello e Fourneau hanno arbitrato malissimo la partita dello Stadium, non è chiaro il perché da ieri si parli, si discuta, ci si infervori, si perda la calma solo sull’errore che ha penalizzato il Bologna a metà del secondo tempo e non su quello che ha penalizzato la Juventus all’inizio del primo. Il fallo di Moro su Chiesa è scomparso nel dopo partita (emergendo in qualche moviola della serata, come quella di Graziano Cesari, che ha peraltro detto che, sì, si trattava di rigore), è scomparso dalle cronache dei giornali di ieri, relegato nella migliore delle ipotesi a nota nella rubrica moviolistica.