Cambiaso e Rugani ai rinnovi
La stretta al braccio e, soprattutto, lo sguardo di intesa vanno così letti in prospettiva come un invito a non avere fretta di lasciare la Juventus nonostante l’addio di Massimiliano Allegri, suo precedente mentore. Rabiot, si sa, ha il contratto in scadenza a giugno e il club bianconero incontrerà la signora Veronique, che cura in esclusiva, e con pugno fermissimo, gli interessi del figlio per discutere del rinnovo: difficile mantenere i 7 milioni netti attuali, sebbene siano ancora raffreddati dal decreto crescita, ma la prospettiva della Champions con un allenatore che lo stima è tutt’altro che da scartare. Rabiot, del resto, ha sempre ribadito di trovarsi bene a Torino e in questo momento non ha la fila di pretendenti nonostante il suo contratto sia a scadenza: lasciare il certo per l’incerto non lo solletica e i dirigenti bianconeri puntano anche su questo.
Così come non vogliono in alcun modo perdere Andrea Cambiaso per il quale, invece, alcune richieste sono state recapitate (a cominciare dall’Aston Villa) ma tanto il giocatore quanto il club non hanno alcuna intenzione di separarsi e, così, si sta lavorando a un rinnovo che arrivi fi no al 2029 con l’intenzione, dunque, di metterlo al centro del progetto anche con Thiago Motta che, non va dimenticato, lo aveva utilizzato con profi tto già nella scorsa stagione al Bologna. Un altro rinnovo già definito è quello che riguarda Daniele Rugani: un accordo fino al 2026 con opzione per il 2027 con stipendio ridotto rispetto ai 3,5 milioni annui attuali.
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