Motta: "Juve, sono il primo a fare autocritica. Yildiz? C'è chi ha meritato di più"

Dall'analisi del ko contro il Psv alla prossima sfida contro il Cagliari: tutte le dichiarazioni  del tecnico bianconero

Voltare pagina, puntando con decisione al piazzamento Champions: questo l'obiettivo in casa Juve dopo l'eliminazione europea contro il Psv. Per farlo il primo ostacolo da superare sarà il Cagliari di Davide Nicola, con il match in programma domani alle ore 20.45 all'Unipol Domus. I bianconeri in campionato sono reduci dal successo contro l'Inter, e più in generale da tre vittorie di fila. Thiago Motta, voglioso di allungare la striscia positiva, ha presentato la sfida ai rossoblù in conferenza stampa.

Motta, le parole in conferenza

Così Motta in conferenza: "Dopo una delusione così la cosa migliora è tornare in campo. Partita complicata domani col Cagliari, conosciamo l'avversario e le difficoltà dell'ambiente, sappiamo di dover fare una grandissima partita per continuare il nostro percorso in campionato. L'obiettivo è vincere domani .La gara di andata? Passato tanto tempo, ci abbiamo giocato sia in campionato che coppa ma sono situazioni diverse. Squadra complicata, difficile giocare in quel campo, sappiamo le criticità che possiamo trovare, ma abbiamo tutte le capacità per metterli in difficoltà e trovare i 3 punti, sempre rispettando l'avversario ma volendo dare la migliore versione di noi stessi e vincere”. Difficile scegliere la formazione dopo una delusione come quella dell'eliminazione Champions? Motta risponde così, facendo anche il punto sugli indisponibili: "Sicuramente Gleison (Bremer), Juan (Cabal), Arek (Milik) non ci sono, neanche Renato (VeigaI) e Pierre (Kalulu) saranno a disposizione. Per gli altri vedremo l'ultimo allenamento e capire se potranno esserci o no. Non ho dubbi che la formazione di domani entrerà in campo con la massima tensione e il massimo impegno, come sempre. Sarà gara complicata, come lo è stato per tutti quando sono andati a Cagliari. Ricominciare sempre, la gara più importante è sempre la successiva. Abbiamo bisogno di una grande prestazione per meritare la vittoria".

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"Psv? Non sono stati così superiori"

Secondo i dati i possessi medi sono passati dai 16 ai 9 secondi, e nelle ultime 5 partite costruzione col lancio lungo è arrivata al 25% delle giocate, mentre prima era il 13%: quali i motivi? "Sicuramente, come dico sempre, dobbiamo migliorare in ogni aspetto. Va capito qual è la cosa migliore in quel momento della partita per mettere in difficoltà l'avversario: i dati vanno analizzati e fanno sempre bene, ma l'importante è il contenuto sul campo. Capire cosa fare insieme per mettere in difficoltà chi hai di fronte e arrivare al risultato. L'importante non è il possesso e il non possesso, ci sono tante varianti nel calcio, dobbiamo essere superiori in tante cose per vincere. A volte abbiamo fatto molto bene, siamo stati superiori e abbiamo vinto, altre volte siamo stati superiori e non abbiamo vinto, in altri casi l'avversario ha fatto meglio di noi e va accettato. Ogni partita offre indicazioni su cosa serve migliorare, per esempio nell'ultima abbiamo visto che dopo il 60esimo, a livello di intensità e qualità di gioco, la squadra avversaria ha guadagnato campo, ha iniziato a giocare meglio e noi abbiamo fatto più fatica a contrastare questa cosa. Il Psv non è stato così superiore a noi, anche noi abbiamo creato occasioni da gol, ma nel contesto generale loro hanno meritato di andare agli ottavi. La Juve è più verticale e meno orizzontale? Giusto dirlo perché si vede nel campo, ma nella verticalità va capito il momento. Se facciamo lancio lungo e l'attaccante va in porta è la cosa migliore del mondo. Ma se una squadra avversaria si mette dietro e non ci sono più spazi sia in profondità che tra le linee, devo conquistare campo palla al piede. Sono situazioni in cui possiamo crescere per mettere in difficoltà l'avversario, siamo una squadra giovane".

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Motta, Locatelli e l'autocritica

In conferenza Motta ha analizzato l'eliminazione in Champions: "I ragazzi hanno capito tutto. Col Psv abbiamo dato il massimo delle nostre possibilità in quel momento lì, con tutte le varianti che esistono nel calcio. Sanno cosa vogliamo vedere, sono intelligentissimi, spesso hanno fatto bene ma a volte l'avversario, senza una grossa differenza, è stato superiore ed è andato agli ottavi. Con la squadra parliamo tutti i giorni, ora ci prepariamo bene per il Cagliari dando il massimo per arrivare alla vittoria".  Sulla dichiarazione del tecnico diversa rispetto a quella di Locatelli nel post Psv: "La comunicazione alla fine è la stessa, sono il primo a fare autocritica. Faccio sempre le scelte per ottenere il massimo: la delusione esiste per tutti, è tanta, pensavamo di poter arrivare agli ottavi ma non siamo stati capaci. Nel campo si è visto, in quel momento, come il Psv abbia fatto meglio: ricominciare, non c'è niente da fare. Pensiamo alla partita di domani, avremo settimana impegnativi con gare ogni 2-3 giorni. Dobbiamo essere attenti come sempre abbiamo fatto, dando il massimo per ottenere i 3 punti o la qualificazione in Coppa mercoledì. Ora siamo concentrati sul Cagliari, la delusione c'è per tutti. Volevamo vincere e non ci siamo riusciti, è così per tutti, ma nel calcio attuale non c'è tempo e si pensa subito alla prossima".

"Non torno indietro..."

Ha fatto discutere la sua frase dopo il Psv in cui ha affermato che avrebbe rifatto tutto uguale: "Ogni giorno faccio autocritica, non mi serve la sconfitta. Ogni scelta fatta per ottenere il massimo dalla squadra nel momento. Poi rispetto l'opinione altrui, ci mancherebbe altro. Ma tornare indietro, tornare indietro, tornare indietro... Torniamo al ritiro estivo. Accetto la vostra opinione, ma vado avanti in linea retta: la strada è quella giusta. Se rivedendo la partita rifarei tutto? Ripeto, faccio autocritica sempre. Non torno indietro: se torni indietro torni al ritiro, e magari non andava bene farlo in Germania perché avevamo il centro sportivo qua. Andiamo avanti, si ricomincia: siamo delusi, siamo tristi, arrabbiati: mi vedi in faccia? Non sono contento, così come i ragazzi e la società: volevamo essere agli ottavi, complimenti al Psv  perché è stato migliore di noi, anche se noi abbiamo fatto un grande primo tempo nella partita in casa. Ogni partita offre spunti per migliorare, andiamo avanti”. 

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Da Yildiz a Weah, Vlahovic-Kolo Muani e infortuni

Il tecnico bianconero ha parlato anche di alcuni singoli. Tra i temi affrontati l crescita di Weah come terzino, in fase offensiva e difensiva: "Assolutamente lo vedo bene in quel ruolo, per un terzino serve difendere, essere aggressivo, vincere i contrasti e lui sta vincendo tantissimi duelli. Ragazzo aggressivo che attacca l'uomo, può ancora migliorare ma ci porta anche tantissimo in fase offensiva dove si sente più comodo, e riesce anche a fare gol: è un plus per un difensore. Sicuramente è in grande forma".  Su Alberto Costa invece: "Lo sto vedendo bene, attento, capisce subito ciò che vogliamo vedere nel campo. Ha fisico importante nonostante sia giovane, molto strutturato per la sua età: quando arriverà la sua opportunità sono convinto che farà bene, in allenamento cresce ogni giorno. Ha grande fame, è un ragazzo contento di essere in una grande squadra ma che vuole dimostrare il suo valore".

Motta, le parole su Conceicao

Conceicao giocatore forte, che si sacrifica, ma può migliorare nelle letture dell'ultimo passaggio?  "Ragazzo giovane, che ha fatto esperienza nell'Ajax e non è da poco. Ha fatto una grande esperienza anche nel Porto, che ha sempre esigenza di vincere. Arrivato da noi, ci sta dando tantissimo, ma ci sono tanti margini di miglioramento. Può migliorare negli ultimi metri: quando fare il dribbling, passare, scaricare al compagno nel modo giusto per fargli affrontare l'1 contro 1, chiudere sul secondo palo o chiudere le azioni in area, anche se con l'Inter ha fatto un bel gol. In alcune situazioni invece di essere aperto deve essere vicino alla zona pericolosa, è attaccante e deve fare anche gol. Può crescere anche nella fase difensiva, ma l'importante è il suo atteggiamento: ascolta, cresce, migliora, ci ha dato tantissimo e ci darà tantissimo nel presente e nel futuro”.

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"Vlahovic titolare? C'è una possibilità"

Col Cagliari Vlahovic potrebbe essere titolare? E può giocare insieme a Kolo Muani? "C'è la possibilità che domani giochi, come vale per tutti. Insieme li avete già visti in campo, vedremo se in futuro ci sarà la possibilità o no. Le scelte si fanno sempre nel momento".  Per Yildiz minor minutaggio nelle ultime gare: "Le scelte si fanno sempre per il bene della squadra nel momento. Quando ha giocato meritava di giocare, se non ha giocato non è che non meritava ma è perché un altro meritava di più. Quando è entrato son stato contento, quando ha iniziato la partita ha fatto bene, ma non possono giocare tutti: faccio le migliori scelte nel momento, non conta ieri e non conta domani”.  Infine un commento sui tanti infortuni, con la difesa che è stato il reparto più colpito: "Vai a vedere nel calcio attuale, in quasi tutte le squadre che giocano le partite che giochiamo noi è così. Chi gioca tantissime partite ha tantissimi infortunati: non è sfortuna, guarda il City ad esempio, o il Real Madrid. La difesa reparto importantissimo, ma tante squadre hanno questo problema degli infortuni".

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Voltare pagina, puntando con decisione al piazzamento Champions: questo l'obiettivo in casa Juve dopo l'eliminazione europea contro il Psv. Per farlo il primo ostacolo da superare sarà il Cagliari di Davide Nicola, con il match in programma domani alle ore 20.45 all'Unipol Domus. I bianconeri in campionato sono reduci dal successo contro l'Inter, e più in generale da tre vittorie di fila. Thiago Motta, voglioso di allungare la striscia positiva, ha presentato la sfida ai rossoblù in conferenza stampa.

Motta, le parole in conferenza

Così Motta in conferenza: "Dopo una delusione così la cosa migliora è tornare in campo. Partita complicata domani col Cagliari, conosciamo l'avversario e le difficoltà dell'ambiente, sappiamo di dover fare una grandissima partita per continuare il nostro percorso in campionato. L'obiettivo è vincere domani .La gara di andata? Passato tanto tempo, ci abbiamo giocato sia in campionato che coppa ma sono situazioni diverse. Squadra complicata, difficile giocare in quel campo, sappiamo le criticità che possiamo trovare, ma abbiamo tutte le capacità per metterli in difficoltà e trovare i 3 punti, sempre rispettando l'avversario ma volendo dare la migliore versione di noi stessi e vincere”. Difficile scegliere la formazione dopo una delusione come quella dell'eliminazione Champions? Motta risponde così, facendo anche il punto sugli indisponibili: "Sicuramente Gleison (Bremer), Juan (Cabal), Arek (Milik) non ci sono, neanche Renato (VeigaI) e Pierre (Kalulu) saranno a disposizione. Per gli altri vedremo l'ultimo allenamento e capire se potranno esserci o no. Non ho dubbi che la formazione di domani entrerà in campo con la massima tensione e il massimo impegno, come sempre. Sarà gara complicata, come lo è stato per tutti quando sono andati a Cagliari. Ricominciare sempre, la gara più importante è sempre la successiva. Abbiamo bisogno di una grande prestazione per meritare la vittoria".

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