Esonero o conferma? Gli ex Juve su Motta: “Inutile ora”, “Decisione drastica”

Il sondaggio tra ex bianconeri sul futuro di Thiago: ”Fondamentale sarà la sfida di Firenze. Anche la società ha le sue colpe”

Qual è il destino di Thiago Motta dopo il sonoro ko contro l’Atalanta? Esonero subito, resta fino a fine stagione o si va avanti con lui anche il prossimo anno? È una domanda che si pongono in molti: noi lo abbiamo chiesto ad alcuni ex bianconeri che così hanno motivato la loro scelta.

Alessandro Birindelli

"Le valutazioni vanno fatte ad ampio raggio: bisogna capire quali obiettivi il club e l’allenatore si sono dati. Io non mi sento di mandar via subito Motta, anche se il momento non è felice. Si è puntato su giocatori che finora non hanno dimostrato quanto valgono, abbassando il valore della rosa. La squadra non ha punti di riferimento, manca uno zoccolo duro che fino a qualche anno fa era riconosciuto in Chiellini e Buffon: sbagliata la scelta di mandar via Danilo, il capitano fondamentale - e non parlo da un punto di vista tecnico - nello spogliatoio per leadership riconosciuta dai compagni. Motta ha commesso degli sbagli, dovuti all’inesperienza perché Torino non è Bologna, fare l’allenatore è diverso da giocare, devi gestire tante persone che, se non vanno tutte nella stessa direzione, possono metterti in difficoltà. Alla Juve devi dare certezze. Ma le responsabilità sono anche del club. Bisogna vedere cosa succede da qui alla fine e che cosa si erano detti all’inizio di questa avventura".

 

 

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Angelo Di Livio

"Mi fido moltissimo di Giuntoli, lo ritengo un grande dirigente, anche per il mercato che ha fatto perché, comunque, il mercato è stato fatto, poi è chiaro che molti giocatori non stanno rendendo quanto dovrebbero, ma non per colpa di Giuntoli o dell’allenatore. Abbiamo dato tempo a Motta, abbiamo anche cambiato un po’ l’atteggiamento nel puntare su un calcio più propositivo, ma forse alla Juventus non serve questo. Alla Juve puoi anche giocare una partita brutta e sporca, l’importante è vincerla. Un traghettatore adesso però servirebbe a poco: penso che Motta deve restare in panchina fino a fine stagione, ma i dirigenti dovrebbero già lavorare per trovare un sostituto importante".

Nicola Legrottaglie

"Secondo me, la domanda va rivolta alla dirigenza della Juventus perché il futuro di Motta dipende da quanto i dirigenti credono ancora nell’allenatore. Se credono nel tecnico che hanno scelto, allora si va avanti con lui. Se però la stessa dirigenza non dovesse più credere in Motta, allora non ha senso tenerlo nel limbo, sarebbe meglio sostituirlo subito".

 

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Domenico Marocchino

"Motta non lo esonerei adesso, però lo supporterei di più, poi a fine anno la società farà le sue valutazioni. Io sostengo il lavoro di gruppo: se il tecnico è in difficoltà, può e deve essere consigliato per affrontare anche un cambio di rotta rispetto alla sua filosofia. Alla Juventus probabilmente manca una figura di riferimento. Il problema è quello di non svalutare Vlahovic, Koopmeiners e Douglas Luiz per non eventualmente svenderli a un terzo di quello che sono stati pagati. Il mercato è stato buono, ma non al top: non sono stati presi giocatori che fanno squadra da soli ma giocatori che hanno bisogno di una squadra per esaltarsi".

Alessio Tacchinardi

"In questo momento lo terrei fino a fine stagione, però se domenica la Juventus dovesse perdere a Firenze allora sarebbe necessaria una decisione drastica, ovvero l’esonero. Il club non può permettersi di non arrivare tra i primi quattro in campionato. La Juventus è una delle poche squadre che è ancora alla ricerca di un’identità in campo, eppure il Bologna di Motta ce l’aveva: che cosa non è scattato a Torino, perché manca l’empatia tra allenatore e squadra, perché quando è entrato Vlahovic, lui e Motta non si sono degnati neppure di uno sguardo? Sono domande a cui non riesco a dare risposte...".

 

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Dino Zoff

"Il futuro di Thiago Motta è nelle mani della dirigenza e della proprietà, però credo che ci sia ancora il tempo e la Juventus sia ancora in grado di fare un buon finale di stagione e chiudere tra le prime quattro del campionato. Certo, l’umiliazione di domenica sera è stata pesante".

Giaccherini: "Vlahovic è entrato come se gli facesse un favore..."

Impatto disastroso di Vlahovic sul match ormai compromesso contro l’Atalanta, ma l’ex bianconero Emanuele Giaccherini su Dazn ha voluto sottolineare l’atteggiamento sbagliato del serbo quand’è entrato: "Vlahovic è entrato come se stesse facendo un piacere ad entrare, sbaglia e regala all’Atalanta il pallone del 4-0. La Juve ha fatto due o tre passi indietro, dal punto di vista della personalità e dell’atteggiamento". 

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Qual è il destino di Thiago Motta dopo il sonoro ko contro l’Atalanta? Esonero subito, resta fino a fine stagione o si va avanti con lui anche il prossimo anno? È una domanda che si pongono in molti: noi lo abbiamo chiesto ad alcuni ex bianconeri che così hanno motivato la loro scelta.

Alessandro Birindelli

"Le valutazioni vanno fatte ad ampio raggio: bisogna capire quali obiettivi il club e l’allenatore si sono dati. Io non mi sento di mandar via subito Motta, anche se il momento non è felice. Si è puntato su giocatori che finora non hanno dimostrato quanto valgono, abbassando il valore della rosa. La squadra non ha punti di riferimento, manca uno zoccolo duro che fino a qualche anno fa era riconosciuto in Chiellini e Buffon: sbagliata la scelta di mandar via Danilo, il capitano fondamentale - e non parlo da un punto di vista tecnico - nello spogliatoio per leadership riconosciuta dai compagni. Motta ha commesso degli sbagli, dovuti all’inesperienza perché Torino non è Bologna, fare l’allenatore è diverso da giocare, devi gestire tante persone che, se non vanno tutte nella stessa direzione, possono metterti in difficoltà. Alla Juve devi dare certezze. Ma le responsabilità sono anche del club. Bisogna vedere cosa succede da qui alla fine e che cosa si erano detti all’inizio di questa avventura".

 

 

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