INVIATO A MADRID - Errare è umano, perseverare è diabolico. Meglio quindi, almeno per ora, darci un taglio con qualsiasi tipologia di esperimento. Anche perché in un momento così delicato della stagione, nemmeno il coraggio può permettersi di vestire i panni dell’incoscienza. Stasera, a Madrid, Tudor sembra dunque intenzionato a fare un passo indietro: tornare alla difesa a tre. Una vecchia alleata. Un vestito confortevole, adatto a ogni occasione. Quello che la Juventus - da 7 mesi a questa parte - ha indossato con più frequenza. Contro il Como la scelta della linea a quattro ha lasciato più interrogativi che risposte. Non è un processo: il tecnico croato ha sempre portato con sé il gusto del rischio controllato. Ma c’è una linea sottile tra ricerca e perdita d’equilibrio.
Juve-Real: questione di dettagli
E qui, contro il Real, in una gara che non perdona esitazioni né errori, quella linea non può essere attraversata. Cambiare modulo in difesa - alla luce degli infortuni di Bremer e Cabal - resta una soluzione su cui forse converrebbe investire del tempo in futuro. Non stasera, ecco, dal momento che i bianconeri si troveranno di fronte quella che con ogni probabilità - almeno sulla carta - resta la formazione più forte del pianeta. E poi c’è un altro dettaglio da non trascurare: la Juventus con questo assetto se l’era cavata alla grande contro i Blancos qualche mese fa, nella gara a eliminazione diretta del Mondiale per Club.
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