Spalletti, in conferenza indizi d'addio: "Napoli avrà futuro importante"

Il tecnico degli azzurri ha parlato alla vigilia del match di campionato con l'Inter: "Io ho definito tutto in quella cena di una settimana fa, ho chiarito tutto quella sera lì"
Spalletti, in conferenza indizi d'addio: "Napoli avrà futuro importante"© ANSA

CASTEL VOLTURNO (Caserta) - "Più difficile vincere o ripetersi? Più difficile vincere quando tutti pensano che arriverai ottavo e arrivare a creare una situazione di questo genere. Il Napoli avrà un futuro importante perché sono stati fatti dei passi corretti, per me è più facile lavorare in questa situazione qui rispetto a quando sono arrivato". Alla vigilia della sfida di campionato contro l'Inter di Simone Inzaghi finalista in Champions League è intervenuto in conferenza stampa il tecnico del Napoli Campione d'Italia Luciano Spalletti: "Chiedete a Di Lorenzo e Santoro cosa ho detto alla squadra dopo il terzo posto dell’anno scorso. E ora me lo richiedo perché dobbiamo migliorare quello che abbiamo fatto, perché dobbiamo lottare per vincere la Champions League. Se si è già visto il massimo potenziale di questa squadra? La rosa ha ottimi giocatori che hanno mostrato un grande calcio e di cosa sono capaci, quando ero venuto io si diceva che c'erano pochi punti fermi dai quali ripartire. Ora anche il presidente ha detto che ha un grande futuro, con ambizioni da Champions League. L'ambizione è sempre quella di una rosa ideale, ci sono situazioni leggibili che ci dicono dove si può migliorare". 

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Spalletti, la cena con De Laurentiis e il futuro a Napoli

In merito alla cena con il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, l'ex tecnico di Roma, Inter e Zenit sembrerebbe lasciare qualche indizio circa un prossimo addio: "Se mi sento le ali tarpate? Non lo so cosa vuol dire, dovete chiederlo al presidente, questa cosa non è inerente rispetto a quanto ci siamo detti quella volta a cena. Per quello che voglio fare io non ci vogliono un paio di ali, ci vogliono un paio di stivali, non devo volare da nessuna parte. Il contratto? Deve dirlo il presidente, io ho definito tutto in quella cena di una settimana fa, ho chiarito tutto, è tutto chiaro da quella sera lì. Se scarto l'ipotesi Juventus da qui a 3 anni per i tifosi? Io sono stato già ripagato, sono a posto, ogni anno alla mia età devo rifare l'inventario di quello che mi gira per il cervello. Posso parlare solo di quest'anno dopo che l'ha detto il presidente". 

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Napoli, Spalletti: "Non ho rifiutato l'aumento, né ho ricevuto offerte"

"Senza fare giochini, vi do indicazioni per poter scrivere meno inesattezze, ma è tutto registrato: non c'è stata necessità di fare alcuna trattativa, io non ho rifiutato nessun aumento di stipendio, non ho da pagare nessuna clausola. Non è vero che ho ricevuto offerte per allenare altrove, è falso, non è vero che sono in attesa di altre squadre. Chi scrive questo scrive il falso o gli fa comodo averlo scritto. Che brutto, ma è così", chiarisce Spalletti.

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Spalletti e il futuro del Napoli, di Kvaratskhelia ed Osimhen

"Se bisogna incatenarsi per trattenere Osimhen o Kvaratskhelia? Spesso avete fatto il loro nome e lo avete posto davanti agli altri, ma siamo stati in grado di vincere alcune partite senza di loro. Spesso nelle scelte ho penalizzato qualcuno, ma nessuno mi ha risposto a tono, tutti hanno sempre avuto entusiasmo e voglia nell'allenarsi. Sono stato messo nelle condizioni di allenare una buona squadra e bene, ma soprattutto sono stati i calciatori a lavorare bene. Se confermo tutti? Non lo so, ma di certo ora non vengo a dire qui chi non vorrei in squadra il prossimo anno. Io parlo sempre di squadra nel suo insieme... Sono esausto? Sto benissimo, penso 24 ore su 24 al calcio e quando arrivi alla fine senti la fatica. Ma è giusto comportarsi così in un ambiente bello come quello di Napoli. Il presidente aiuta a tenerci tutti sulla corda, è quello che serve in queste situazioni e dobbiamo farlo tutti. Io se decido di ripartire lo faccio a mille all'ora e sono disposto ad andare contro tutto e tutti per il bene della squadra e per i risultati", afferma Spalletti sul futuro del talento georgiano e del bomber nigeriano.

Spalletti a Napoli: "Ho dato tutto, ho ricevuto di più"

"Questa è una rosa perfetta per ambire in alto, i ragazzi hanno fatto vedere quello che hanno addosso quindi è leggibile dove poter cambiare qualcosa. Una lettera ai napoletani? Gli ho dato tutto il tempo che avevo, le mie capacità, ho cercato di dare il massimo per quella che è la mia esperienza e per fare questo lavoro al meglio. Ho ricevuto molto di più di quello che ho dato. Se mi vengono in mente i festeggiamenti al Maradona, penso sia uno spettacolo indelebile che non se ne va più dalla mente. Se sono felice o meno? Quando arrivo sul pianerottolo di casa ci sono due porte, felicità o infelicità, non so quale prendere, sono situazioni molto vicine. Per me la felicità è aver reso felici i tifosi del Napoli, i festeggiamenti allo stadio, le mille persone che ci sono a ogni allenamento, sono emozioni continue. Il livello del sentimento che si vive quotidianamente qui è top, a Napoli c’è un ambiente che a volte crea difficoltà alla squadra e poi c’è una città che rimette tutto a posto. C’è un amore che rimodella anche gli errori che ho fatto io perché è una città veramente particolare. Quando si allena qui bisogna avere ambizioni forti", prosegue Spalletti, parlando del proprio rapporto con la città e la tifoseria.

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Spalletti su Napoli-Inter e i complimenti a Mourinho e Italiano

"Inter? Di stimoli ne abbiamo ancora molti perché i calciatori che abbiamo sono fatti così, hanno una disciplina ferrea verso loro stessi. La cosa stimolante, oltre che sono finalisti di Champions meritatamente, è che abbiamo battuto tutti in questo campionato tranne l’Inter. Faccio i complimenti anche alla Roma di Mourinho e alla Fiorentina di Italiano, sono risultati importantissimi da cui possiamo trarre vantaggio tutti. Vogliamo vincere contro l'Inter per fare l'en-plein, è l'unica avversaria che ci manca da battere", aggiunge Spalletti.

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