Pagliuca e corsa scudetto: “Inter più forte ma non è finita perché la Juve..."

Poteva essere un turno favorevole alla Juve, ma i bianconeri non vanno oltre l'1-1 a Marassi contro il Genoa e l'Inter ne approfitta volando a +4 grazie al 2-0 inflitto alla Lazio all'Olimpico. "Fuga decisiva? I presupposti sono questi ma la Juve, non avendo le coppe, è pericolosa - commenta Gianluca Pagliuca ai microfoni di Radio Anch'io Sport su RadioUno -. Il Milan dopo l'eliminazione dalla Champions avrà voglia di rivalsa, il Napoli non lo vedo ancora morto. L'Inter è la squadra più forte, la più completa ma non è ancora detta. Andrei molto cauto, è ancora dura".

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Pagliuca sorpreso da Sommer

L'ex portiere nerazzurro sottolinea poi la grande tenuta difensiva della squadra di Simone Inzaghi (undici clean sheet) e spende parole importanti su Sommer, che non sta facendo rimpiangere Onana: "Non me l'aspettavo, è stata una piacevola sorpresa. Con Eintracht, Bayern e nazionale aveva dimostrato di essere un buonissimo portiere ma non mi aspettavo che si inserisse così velocemente nel campionato italiano. Quest'anno l'obiettivo primario non è la Champions ma vincere il campionato".

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Pagliuca elogia il Bologna di Thiago Motta

L'estremo difensore classe '66 loda poi il Bologna di Thiago Motta: "Sta facendo un campionato straordinario, è un gruppo fantastico e ha un allenatore che sta facendo la differenza. È un sogno, non so se terranno il quarto posto fino alla fine ma è una cosa che mi dà molto orgoglio da bolognese. Se Thiago Motta resterà? È ancora così giovane che può rimanere qualche anno, la mia speranza è questa anche se ci saranno grandi squadre che lo vorranno".

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Pagliuca sulla Sampdoria di Andrea Pirlo

Poi un pensiero anche alla Sampdoria, squadra con la quale ha vinto lo scudetto nel 1991: "Mi auguro di rivederla il più presto in Serie A, è partita male ma sta venendo fuori bene. Dieci anni fa arrivò sesta e fu poi promossa ai play-off, chissà che quest'anno...". Da Pagliuca anche una battuta sul calendario: "Ci sono troppe partite a livello di nazionali, cercherei di eliminare quelle". E sulla nuova generazione italiana di portieri: "Fino a qualche anno fa c'era solo Donnarumma, ora stanno venendo fuori Vicario, Meret e Provedel".

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