TORINO - All'infinita lista di commoventi messaggi di saluto per Gianluca Vialli, scomparso quest'oggi all'età di 58 anni dopo una lunghissima battaglia contro il tumore al pancreas, si aggiunge anche il presidente dimissionario della Juventus Andrea Agnelli: "In certi momenti le parole non servono, questo è uno di quei momenti… grazie Luca, grazie di tutto", la didascalia scritta in un tweet sopra ad una foto che lo ritrae in maglia blucerchiata. Un vero e proprio cimelio 'donato' a tutti gli appassionati di calcio: scopriamo il motivo.
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Vialli e Agnelli con la maglia della Sampdoria
Correva l'anno 1992, la Sampdoria di Vialli si apprestava a giocare la finale di Coppa dei Campioni contro il Barcellona (vinceranno gli spagnoli grazie ad una punizione di Ronald Koeman ai supplementari). Andrea Agnelli, 11 primavere e mezza più giovane del fuoriclasse cremonese, viveva a Londra in quel periodo, in quanto dipendente della Philipp Morris, principale sponsor della Ferrari, e per l'importante appuntamento in programma a Wembley si presentò in maglia blucerchiata. "Ho molta simpatia per quei colori...", ammetterà più avanti. Ironia del destino, Vialli passerà alla Juventus - rappresentando in quel momento il trasferimento più oneroso della storia del calcio mondiale - l'estate successiva ed alzerà - a distanza di quattro anni - la coppa dalle grandi orecchie proprio con la maglia bianconera addosso e la fascia da capitano al braccio.
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