Le altre telefonate: Meani, Campedelli, Governato, Cipollini, Spinelli...
Insomma, per districarsi nel traffico di 180mila intercettazioni c’è una segnaletica utile e immediata. Il problema è se la si vuole rispettare o meno. Perché le telefonate di Facchetti,di Moratti, e pure quelle di Meani, Campedelli, Governato, Cipollini, Spinelli, Corsi, Foschi, Cassingena... quelle telefonate, insomma, che inquadrano Calciopoli in uno scenario completamente diverso da quello che portò alle condanne del 2006 erano tutte state segnalate dai dodici marescialli dei Carabinieri che si alternavano all’ascolto. Tutte avevano il loro semaforo: giallo o rosso, come quelle di Luciano Moggi. E Penta fa notare: "La cosa incredibile è che le telefonate che abbiamo dovuto ripescare noi della difesa di Moggi, con costi e lavoro notevoli, erano state già “pescate” dai Carabinieri. Insomma, non siamo noi che per difendere Moggi ci siamo inventati la rilevanza di quelle chiamate come qualcuno può sostenere".
Tre baffi rossi: a Moggi come a Facchetti
Per intendersi, la telefonata con la quale Moggi discute della griglia con Bergamo è segnata con tre baffi rossi. Né più né meno di quella con la quale Giacinto Facchetti,all’epoca presidente dell’Inter, discute con l’allora designatore Paolo Bergamo dell’arbitro Bertini (che doveva arbitrare Cagliari-Inter di Coppa Italia). Fa pressioni e chiede garanzie al designatore, aggiungendo la famosa battuta sul 5-4-4 (lo score di Bertini con l’Inter era di 4 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte: Facchetti “preme” per farle diventare 5).
Tre baffi rossi da una parte, tre baffi rossi dall’altra. Ma la seconda telefonata sparisce dagli schermi radar dell’indagine e delle informative mentre la prima diventa l’architrave per mandare in B la Juventus che, ricorda Penta: "E' stata condannata anche per quello che nella sentenza di Sandulli è definito il vincolo di esclusività dei rapporti fra Moggi e i designatori. Se fossero emerse anche le altre telefonate dalle informative, addio vincolo di esclusività e addio associazione a delinquere...".