Il dopo Milan-Juve, cosa cambia: Vaciago, Sabatini, Di Benedetto, Oppini, Amoruso

Il successo dei bianconeri a San Siro è stato commentato in diretta Instagram dal direttore di Tuttosport e i suoi quattro ospiti
Il dopo Milan-Juve, cosa cambia: Vaciago, Sabatini, Di Benedetto, Oppini, Amoruso

La Juventus è ripartita alla grande dopo la sosta per le Nazionali. Reduce dall'ultimo successo nel derby della Mole contro il Torino, i bianconeri di Allegri si sono imposti anche sul Milan a San Siro con il risultato di 1-0. Decisivo il gol di Locatelli, che lo stesso giorno, sette anni prima, aveva segnato proprio contro la Juve quando era ancora un giocatore del Milan. Il successo della squadra di Allegri conferma la ritrovata identità della Vecchia Signora, che nelle ultime quattro partite in Serie A non ha subito neanche una rete. Al termine della sfida, il tecnico bianconero è tornato a ricordare come l'obiettivo della sua squadra sia assolutamente il piazzamento tra le prime quattro per accedere alla prossima Champions League

Della sfida andata in scena ieri a San Siro e di come potrebbero cambiare gli scenari in Serie A hanno parlato il direttore di Tuttosport Guido Vaciago e quattro ospiti speciali: Sandro Sabatini, Luca Di Benedetto, Francesco Oppini e Lorenzo Amoruso. Il dibattito è andato in onda sulla pagina Instagram di Tuttosport a partire dalle 21.

Sabatini, le parole su Milan-Juve e Gatti

Sabatini ha iniziato: "Tutti hanno detto che la partita è stata divisa dall'espulsione di Thiaw. È meno banale dire che nelle due metà ci sono state delle mosse della Juve senza contromosse del Milan. I bianconeri hanno impostato la difesa con la marcatura a uomo di Gatti, mentre Pioli ha avuto modo di lamentarsi dei falli di Gatti ma non ha opposto una contromossa. Gatti è un giocatore che nell'applicazione rappresenta un po' la Juve operaia e grintosa come deve essere". Oppini poi ha continuato parlando di Rugani: "È un pezzo di Juve che viene spesso sottovalutato. Lui era il primo sostituto della BBC, un ragazzo che non ha mai fatto nessun tipo di storia e ieri ha fatto una prestazione più che sufficiente contro giocatori che non erano poca roba. Il capolavoro tattico di Allegri è stato Gatti, stile Chiellini, su Leao".

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Oppini: "Kean ha fatto cadere il Milan"

Oppini ha poi proseguito: "Il gol sbagliato di Kean è troppo grave per un giocatore del suo calibro, ma ha fatto una partita più che importante facendo cascare il Milan nel tranello che voleva Allegri". Di Benedetto ha risposto: "Sono d'accordo, il Milan ha fatto lo stesso errore del derby con l'Inter. Bisognerebbe adattare la fase difensiva, se si pensa di affrontare il Psg può diventare molto dura". Poi, Oppini ha proseguito: "La polemica di Pioli sui falli? La scorsa settimana contro il Milan non faceva questo tipo di ragionamento...".

Oppini su Allegri, Vaciago su Huijsen

Oppini ha continuato: "Allegri? Il popolo juventino lo ha già rivalutato. Dalla partita di Bergamo a quella di ieri sono cambiate le cose. Si è ricompattato il mondo bianconero. Alla Continassa ho avuto modo di parlarci e ho notato che non ascolta minimamente le critiche. È molto intelligente e sa in che situazione si è messo, sa cosa può dare alla Juve ed è conscio di non guidare una Ferrari. In questi due anni difficili tra vicende extracampo è il personaggio più giusto, anche più di Conte". Vaciago si è poi fermato su Huijsen: "Lo seguo da parecchio, mi era stato segnalato da Cherubini quando lo prese dal Malaga. Il suo percorso è sempre stato in crescendo, è un giocatore fenomenale. Avete visto la sua tranquillità, è un difensore con piedi raffinatissimi. Ha fatto tantissimi gol, anche bellissimi. Suo papà ha giocato nelle giovanili dell'Ajax con Kluivert e Seedorf, sembrava essere una grande promessa e faceva l'attaccante".

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Sabatini sulla Next Gen, Oppini e Fagioli

Sabatini ha proseguito: "Ora la Next Gen è un serbatoio incredibile per la Juventus. È una bella soddisfazione per Allegri che li fa giocare, per Cherubini che ora è defilato ma anche sottovalutato. C’è Tognozzi, c’è Manna, c’è Giuntoli, ma c’è soprattutto un’idea di base che si sta concretizzando. Gli effetti sono enormi, ciò che sta facendo l’Inter per esempio è giusto, ma è molto più bello quello che sta facendo la Juve. Si alleva i ragazzi in casa e li fa giocare". Poi, un passaggio sul caso scommesse con Oppini: "Fagioli è un amico, lo sento spesso. Ho cercato di non creargli pressione. Vedo una situazione di appoggio totale, lui è tranquillo. Non tutti hanno la forza di reggere l'impatto mediatico, spero che lui abbia il pieno appoggio anche dalla famiglia. Il punto è che questi ragazzi hanno fatto una grandissima cavolata, ma non hanno ucciso nessuno. Per me comunque è più grave quello che ha fatto Tonali".

Sabatini, il parere sul caso scommesse

Sabatini ha risposto: "Il vizio del gioco è considerato meno grave rispetto ad altro. Io credo che sia un vizio che si esplicita attraverso un telefonino, è pericolosissimo. I sette mesi sono importanti, ma ancora di più i cinque mesi in cui andrà a raccontare la sua esperienza nelle scuole calcio e non solo. La ludopatia fa danni economicamente e psicologicamente". Successivamente, Oppini ha affermato come il ruolo della famiglia in questi casi sia fondamentale. Vaciago ha aggiunto: "Un problema è l'omessa denuncia, dove possono finirci compagni e dirigenti e non la squadra. Non sappiamo quanti giocatori sono coinvolti" ed è stato nuovamente seguito da Sabatini: "Nello spogliatoio nessuno si prende la briga di andare a denunciare, è più facile che si pensi ad aiutare i compagni".

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Lorenzo Amoruso, l'intervento sulle scommesse

Entrato dopo nella live, Lorenzo Amoruso ha dichiarato: "In primis è probabile che i compagni lo sapessero, e per non farlo finire nei guai c'è stata omessa denuncia. Ma se qualcuno si è reso conto di questa problematica, perchè nessuno, compresa la famiglia, ha fatto preventivamente qualcosa? Forse il problema è che qualcuno ha sottovautato il problema. Il fatto che non si può giocare certe cose si sa da ragazzino, ci sono delle incognite a cui non so se potremo rispondere. In Italia sembra una cosa ciclica. Baggio disse che stiamo sporcando il pallone, diventare calciatore è il sogno di tutti i bambini. Chi lo raggiunge perchè deve sporcarlo? Ci sono troppi casi in Italia. Per me la punizione è troppo leggera, bisogna capire come verranno usati questi mesi". 

La pena per Fagioli e il commento su Vlahovic

Vaciago: "Io credo che si sia arrivati ai sette mesi perchè l'autodenuncia di Fagioli ha pesato molto. Credo nel valore riabilitativo della pena, che sarebbe la cosa più importante. Ma mi rendo conto anche del deterrente. Se se la cavano con poco il rischio è che gli altri giovani considerino il concetto che tutto sommato le conseguenze non sono troppo gravi. In ogni caso, le 75mila persone allo stadio ieri sono un segnale positivo, c'è ancora voglia di calcio vero". Successivamente, un dibattito tra Oppini e Amoruso sulle ambizioni della Juventus: Francesco ha sottolineato come la rosa non sia da scudetto, mentre Lorenzo ha rimarcato l'importanza dell'assenza delle coppe, nonostante l'Inter sia la squadra più completa. Infine, un commento su Vlahovic con Amoruso: "È un discorso di sistema di gioco. Alla Fiorentina era il centro, alla Juve non è così" e sul mercato con Oppini: "Mi auguro che arrivi qualcuno a gennaio, Berardi è pronto per una big. Samardzic è un nome che stuzzica parecchio". 

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La Juventus è ripartita alla grande dopo la sosta per le Nazionali. Reduce dall'ultimo successo nel derby della Mole contro il Torino, i bianconeri di Allegri si sono imposti anche sul Milan a San Siro con il risultato di 1-0. Decisivo il gol di Locatelli, che lo stesso giorno, sette anni prima, aveva segnato proprio contro la Juve quando era ancora un giocatore del Milan. Il successo della squadra di Allegri conferma la ritrovata identità della Vecchia Signora, che nelle ultime quattro partite in Serie A non ha subito neanche una rete. Al termine della sfida, il tecnico bianconero è tornato a ricordare come l'obiettivo della sua squadra sia assolutamente il piazzamento tra le prime quattro per accedere alla prossima Champions League

Della sfida andata in scena ieri a San Siro e di come potrebbero cambiare gli scenari in Serie A hanno parlato il direttore di Tuttosport Guido Vaciago e quattro ospiti speciali: Sandro Sabatini, Luca Di Benedetto, Francesco Oppini e Lorenzo Amoruso. Il dibattito è andato in onda sulla pagina Instagram di Tuttosport a partire dalle 21.

Sabatini, le parole su Milan-Juve e Gatti

Sabatini ha iniziato: "Tutti hanno detto che la partita è stata divisa dall'espulsione di Thiaw. È meno banale dire che nelle due metà ci sono state delle mosse della Juve senza contromosse del Milan. I bianconeri hanno impostato la difesa con la marcatura a uomo di Gatti, mentre Pioli ha avuto modo di lamentarsi dei falli di Gatti ma non ha opposto una contromossa. Gatti è un giocatore che nell'applicazione rappresenta un po' la Juve operaia e grintosa come deve essere". Oppini poi ha continuato parlando di Rugani: "È un pezzo di Juve che viene spesso sottovalutato. Lui era il primo sostituto della BBC, un ragazzo che non ha mai fatto nessun tipo di storia e ieri ha fatto una prestazione più che sufficiente contro giocatori che non erano poca roba. Il capolavoro tattico di Allegri è stato Gatti, stile Chiellini, su Leao".

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