Allegri, bordata alle rivali: "Decreto Crescita? Juve ha puntato sui giovani"

Il tecnico bianconero in conferenza stampa alla vigilia della sfida con la Roma: "Mourinho vinceva quando io ero ancora agli inizi...Vlahovic-Lukaku? Noi crediamo molto in Dusan"
Allegri, bordata alle rivali: "Decreto Crescita? Juve ha puntato sui giovani"© Juventus FC via Getty Images

TORINO - La Juve vuole chiudere alla grande il suo 2023 e sabato alle ore 20.45 ospita all'Allianz Stadium la Roma nel big match della 18ª giornata del campionato di Serie A. I bianconeri sono reduci da dodici risultati utili consecutivi e rappresentano la grande rivale dell'Inter nella lotta scudetto. Dopo il pareggio di Marassi contro il Genoa (1-1), la Vecchia Signora ha subito ritrovato il successo battendo 2-1 il Frosinone allo Stirpe grazie alla prima rete nel massimo campionato di Kenan Yildiz, un autentico gioiellino, e al ritorno al gol di Dusan Vlahovic, a secco dalla sfida del 26 novembre contro l'Inter, entrato dalla panchina. Di fronte ci sarà una Roma che, nonostante un avvio con il freno a mano tirato, nell'ultimo turno ha battuto 2-0 i campioni d'Italia del Napoli. I giallorossi di José Mourinho arrivano a Torino con l'obiettivo di far punti per avvicinarsi al quarto posto che al termine della stagione significherebbe qualificazioni alla Champions League. Nella conferenza stampa della vigilia alle ore 14, il tecnico dei bianconeri Massimiliano Allegri presenta la sfida. 

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Allegri: "Chiesa sta meglio"

Il tecnico bianconero ha esordito: "Siamo in un buon momento ma il calcio vive di equilibrio e bisogna stare con i piedi per terra e pensare alla partita di domani. Non siamo neanche a metà stagione, vedremo a che punto saremo in classifica. Ora abbiamo 40 punti e affronteremo una squadra molto scorbutica. Ha uno dei migliori allenatori, non ti dà vantaggi e ha dei giocatori di talento davanti. Con pazienza e senza voler strafare. A parte De Sciglio che ha fatto due mezzi allenamenti, Alex Sandro non ha nulla di preoccupante ma serviranno una decina di giorni. Gli altri stanno tutti bene. In questo periodo le disattenzioni sono dietro l'angolo. Weah? Domani valuterò se far giocare lui o McKennie a destra mettendo Miretti mezzala. Chiesa sta meglio".

Allegri, le parole sulla difesa e su Agnelli

Allegri ha proseguito: "Ultimamente abbiamo subito gol facili a Frosinone e contro il Genoa. Speriamo di fare meglio, in queste partite di grande equilibrio una disattenzione può fare la differenza. L'importante è rimanere concentrati. Sono contento del lavoro fatto quest'anno. Sono molto legato ad Andrea Agnelli e a tutti quelli che c'erano prima. I numeri parlano per lui, l'ultimo percorso è iniziato nel 2021. Nella Juve passano dirigenti, allenatori e giocatori ma quello che resta è la Juventus. Dobbiamo lavorare con un profilo molto basso per tornare a giocare in Champions League. L'anno scorso ci è stato proibito, perchè eravamo arrivati terzi".

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Le parole sul Decreto Crescita

Successivamente, sul suo futuro e sulla decisione inerente al Decreto Crescita: "Alla società non ho detto niente perchè bisogna pensare solo a lavorare e concentrarsi sul presente. In un attimo cambiano tutte le opinioni quindi non bisogna né esaltarsi né deprimersi. Ieri c'è stata una decisione sul Decreto Crescita e calcisticamente posso dire che la Juve è meno preoccupata rispetto agli altri in quanto ha un patrimonio di giovani che potrà tenere e sviluppare per il futuro. Il resto non conta, l'importante è tornare a giocare la Champions l'anno prossimo. Ora finiamo la prima metà di stagione, dove in mezzo c'è anche l'ottavo di finale di Coppa Italia".

I giovani e le insidie della Roma

Allegri, oltre alle insidie che può portare la Roma, ha parlato anche dei giovani in squadra: "La preoccupazione per domani è che è uno scontro diretto contro una squadra che ha l'ambizione di entrare in Champions come noi e che nell'ultimo turno ha vinto contro il Napoli. I giovani io me li sono ritrovati, il merito è di chi li ha presi e di chi li ha fatti lavorare e crescere. Abbiamo sicuramente un bel patrimonio. Domani mattina deciderò chi far giocare, la cosa importante è che stanno tutti bene anche mentalmente. Questa voglia di fare cose importanti dobbiamo portarla avanti partita dopo partita. Il futuro è domani, poi penseremo al 2024".

Allegri su Vlahovic e Lukaku

Poi, sul confronto tra Lukaku e Vlahovic: "Lukaku non l'ho mai allenato, non so dire quali siano le differenze con Vlahovic. Dusan un giocatore importante per la Juve. La società ha fatto un investimento importante su di lui e ci crediamo. Contro il Frosione ha fatto un gol straordinario e può ancora crescere come tutti i giovani. Ha un futuro importante con noi". Poi, su Kostic: "Non penso che sia in flessione. Iling è un cambio importante, Filip è sempre affidabile e nella sua linearità non eccelle in picchi massimi ma quando è in campo è un giocatore che ti dà la sua affidabilità".

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Il commento su Ancelotti e Mourinho

Il tecnico bianconero ha proseguito: "Ancelotti? Nel calcio non c'è una verità. Chi pensa di avere la verità in tasca si fa del male. Il calcio è una variabile impazzita. Credo che Carlo sia un allenatore straordinario e lo dimostrano i numeri. Allenare grandi squadre non è facile, ha vinto diverse Champions League e sta facendo un lavoro straordinario. Mourinho può piacere o non piacere, ma una cosa inconfutabile sono i risultati e il resto conta poco. Essere accostato a loro per me è un orgoglio, hanno vinto tantissimo e quando io ho iniziato loro già allenavano e vincevano". Poi, ancora su Vlahovic: "Contro il Frosinone ha fatto la stessa partita di quando non ha segnato. Sta crescendo come tutti, c'è grande voglia di migliorare".

Allegri e le parole sui risultati

Il tecnico ha proseguito: "Si gioca sempre per il risultato. Quando andavo a giocare in cortile da bambino se perdevo non ero contento. Poi ci sono diversi modi per arrivarci. Se non ci fosse il risultato sarebbe un campionato senza punti. Io non dico che quelli a cui sta bene anche perdere fanno meglio o peggio, sono anche approcci diversi. Chiesa ha avuto un intoppo ma ora sta molto meglio, si è allenato bene, stamattina era bello pimpante come tutti. I risultati li possiamo ottenere lavorando sui nostri limiti e mettendo al servizio della squadra gli obiettivi personali. Solo così si può fare, il risultato importante è che la Juve l'anno prossimo deve tornare a giocare la Champions". Infine, sui propositi per l'anno prossimo: "Spero che sia un buon anno e che si possa continuare a lavorare divertendosi facendo risultati, che è la cosa più importante".

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Mourinho: "Allegri è Allegri, la Juve è la Juve"

Prima di Massimiliano Allegri, da Roma è José Mourinho a parlare in conferenza stampa alla vigilia del big match dell'Allianz Stadium. Il portoghese vuole una Roma di personalità, la stessa che ha finalmente spezzato il tabù degli scontri diretti riuscendo a piegare il Napoli nell'ultimo weekend. Lo Special One si prepara per un'altra battaglia, questa volta contro i bianconeri che lui stesso inidica come candidati alla vittoria finale: “Allegri è Allegri, la Juve è la Juve. Quando si parla di allenatore risultatista, io la interpreto come la cosa più importante del calcio. La Juve è risultatista, difende tanto e bene e quando esce in contrattacco è fortissima. Fa tanti punti grazie alle palle inattive. Gioca una partita a settimana, e questo significa tanti giorni di lavoro tattico. E’ in lotta con l’Inter lo scudetto”. Ma non solo Juve, Mou ha parlato anche di Dybala, Bonucci e il mercato della Roma.

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Allegri: "Chiesa sta meglio"

Il tecnico bianconero ha esordito: "Siamo in un buon momento ma il calcio vive di equilibrio e bisogna stare con i piedi per terra e pensare alla partita di domani. Non siamo neanche a metà stagione, vedremo a che punto saremo in classifica. Ora abbiamo 40 punti e affronteremo una squadra molto scorbutica. Ha uno dei migliori allenatori, non ti dà vantaggi e ha dei giocatori di talento davanti. Con pazienza e senza voler strafare. A parte De Sciglio che ha fatto due mezzi allenamenti, Alex Sandro non ha nulla di preoccupante ma serviranno una decina di giorni. Gli altri stanno tutti bene. In questo periodo le disattenzioni sono dietro l'angolo. Weah? Domani valuterò se far giocare lui o McKennie a destra mettendo Miretti mezzala. Chiesa sta meglio".

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Allegri ha proseguito: "Ultimamente abbiamo subito gol facili a Frosinone e contro il Genoa. Speriamo di fare meglio, in queste partite di grande equilibrio una disattenzione può fare la differenza. L'importante è rimanere concentrati. Sono contento del lavoro fatto quest'anno. Sono molto legato ad Andrea Agnelli e a tutti quelli che c'erano prima. I numeri parlano per lui, l'ultimo percorso è iniziato nel 2021. Nella Juve passano dirigenti, allenatori e giocatori ma quello che resta è la Juventus. Dobbiamo lavorare con un profilo molto basso per tornare a giocare in Champions League. L'anno scorso ci è stato proibito, perchè eravamo arrivati terzi".

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