Federico Chiesa c'è. Due giorni prima della sfida cruciale con la Fiorentina l'attaccante bianconero torna a lavorare sul campo dopo lo stop di giovedi dovuto a una leggera forma influenzale. Sembrava non fosse niente di grave e così è stato, con il numero 7 della Juventus regolarmente in gruppo per la seduta quotidiana agli ordini di Allegri. E proprio Max (conferenza alle 14 sabato) è il primo tra i tifosi juventini a tirare un sospiro di sollievo, vista l'importanza dell'impegno all'orizzonte. Superato a pieni voti il primo esame da non fallire, la semifinale di andata di Coppa Italia - 2-0 secco allo Stadium, marcatori proprio Fede e un redivivo quanto trascinatore Vlahovic - adesso c'è da raddrizzare l'andamento in campionato, pericolosamente pericolante da due mesi a questa parte. E di fronte c'è il peggiore degli avversari.
Fiorentina sulle ali dell'entusiasmo
La squadra di Italiano ha assorbito e scaricato sul campo il dolore per la perdita di Joe Barone e si avvicina alla sentitissima sfida alla Juve sulle ali dell'entusiasmo e con il calendario pieno. L'eurogol di Mandragora in Coppa Italia ha fatto strada verso la finale, ma c'è anche il sogno europeo con i quarti di Conference League non certo insuperabili contro il Viktoria Plzen, proprio subito dopo la sfida di campionato dello Stadium (andata l'11 marzo in Repubblica Ceca). Fare il colpaccio a Torino, anche se la classifica in Serie A non fa pensare a incredibili rimonte, sarebbe la ciliegina sulla torta di questo magic moment viola.